Regione: Nicolo’, chiarimenti su presente e futuro Omeca Reggio

Alessandro Nicolò

Alessandro Nicolò

Reggio Calabria – “La decisione del Governo Renzi, per mano di Mauro Moretti, di vendere al colosso giapponese Hitachi l’intero comparto industriale del trasporto su rotaia (Ansaldo Breda e Sts), presenta aspetti che abbisognano di chiarimenti urgenti”. Lo afferma in una nota il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia a Palazzo Campanella, Alessandro Nicolo’. “L’entita’ dell’operazione, su cui i parlamentari calabresi, soprattutto quelli di centrosinistra, dovrebbero chiedere opportuni chiarimenti – sostiene Nicolo’ – non puo’ non riguardare il presente ed il futuro delle Omeca di Reggio Calabria, l’unica realta’ industriale di una certa valenza internazionale che opera nel territorio reggino. Le visite recenti di Moretti e Renzi allo stabilimento di Torre Lupo non hanno certamente chiarito, malgrado i trionfalia di parte, il destino vero della nostra azienda e delle sue maestranze. Sicuramente, ne’ Renzi, ne’ Moretti quando vennero a Reggio, pensavano di trovarsi dinanzi ad una vera realta’ industriale, pulsante ed in linea con le esigenze del mercato, e non, invece, ad una delle solite paccottiglie di capannoni in disuso di cui purtroppo il Mezzogiorno e’ disseminato. La vitalita’ delle Omeca, riconosciuta a posteriori dai due, non puo’ quindi essere sacrificata o depauperata, tenuto conto delle difficolta’ in cui si trovano la Calabria e Reggio in particolare. E’ evidente che una holding come Hitachi terra’ essenzialmente conto di parametri ed input di tipo finanziario – industriale prima di decidere il destino di una fabbrica, ma il Governo, non ritratti gli impegni espressi pubblicamente qualche mese fa alle Omeca, pertanto dovra’ impegnarsi affinche’ a questa nostra realta’ produttiva vengano garantite commesse e garanzie occupazionali. E su questo impegno, la Giunta regionale e tutti gli attori istituzionali del territorio non possono deflettere o accettare supinamente ogni decisione che dovesse giungere da Roma, altrimenti ci troveremmo nuovamente dinanzi ad uno dei tanti ‘balletti di irresponsabilita” a spese delle maestranze delle Omeca e della citta’ di Reggio Calabria. La partita non e’ semplice e tutti ne comprendiamo le difficolta’, ma nel peso delle decisioni future sarebbe davvero inaccettabile che le istituzioni si limitano soltanto a ‘prendere atto’ di decisioni assunte al tavolo romano senza spendersi per il bene di un’azienda che finora ha saputo, grazie alle capacita’ delle proprie maestranze, affermare nello scenario internazionale la qualita’ dei nostri prodotti ed il valore del lavoro”.