‘Ndrangheta: calabresi di Parma, “in Emilia troppi pregiudizi”

Comitato di Promozione Culturale Calabrese, Calabresi di Parma

Comitato di Promozione Culturale Calabrese, Calabresi di Parma

Catanzaro – “Il Comitato di Promozione Culturale Calabrese, Calabresi di Parma, con rammarico, constata che la comunita’ calabrese, e’ sottoposta a continui attacchi speculativi che offendono tutte le persone per bene, oneste e laboriose, che ne fanno parte”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa dell’associazione. “Dopo la recente indagine Aemilia, che ha indiziato di reati anche gravi alcuni cittadini provenienti da quella regione e in particolare da Cutro, nel giudizio approssimativo di tanti – lamenta il sodalizio – si determina un atteggiamento negativo nei confronti di tutti i calabresi”. Nella nota si fa rilevare che “Reggio Emilia dagli anni Settanta, a causa del malaffare che soffocava l’economia crotonese, e’ stata meta di un costante flusso migratorio. Un terzo degli abitanti di Cutro si e’ trasferito in quel territorio vedendolo quasi come la terra promessa. Gente desiderosa di essere accolta in un territorio libero, – scrive il comitato – nel quale ricreare condizioni favorevoli per fare prosperare e progredire le loro famiglie. Hanno visto in Reggio Emilia, – continua la nota – un territorio garante di antichi valori democratici, nata dagli ideali della resistenza. Territorio che – si fa rilevare – non e’ rimasto impermeabile al malaffare, all’inquinamento malavitoso, trascinati dai balordi che purtroppo rovinano la convivenza in quanto minoranza delinquenziale e antisociale che mette in crisi i rapporti tra i cittadini per bene. Noi rimaniamo sempre garantisti, decidere chi e’ colpevole e chi no – afferma l’associazione e’ compito dei magistrati”.