Cup Regionale, Tdm: “Visita saltata, troppi disservizi per i calabresi”

Lamezia Terme, 18 dicembre 2023 – Il Tribunale per i Diritti del Malato di Lamezia Terme della Rete di Cittadinanzattiva attraverso una nota stampa affermano che “consapevole dell’importanza di segnalare ogni forma di criticità nei servizi sanitari e di socializzarne i contenuti attraverso i mezzi di comunicazione, rende noto quanto segue: venerdì 15 dicembre 2023 si presentava allo sportello del TDM di Lamezia Terme della Rete di Cittadinanzattiva, in sedia a rotelle la Signora J.G. proveniente da Cutro e prenotata per un ecodopplergrafia agli arti inferiori arterioso. La visita e, ovviamente, l’indagine strumentale, alla signora, fissata per le 13, non è stata possibile per l’assenza del medico specialista. Della revoca dell’appuntamento la paziente non era stata informata, per cui ha dovuto affrontare inutilmente un viaggio estremamente impegnativo”.

“L’episodio – afferma Fiore Isabella, responsabile del Tdm di Lamezia – non sfugge ad una riflessione che pone al centro i seguenti interrogativi: nel momento in cui, provvisti degli elenchi dei pazienti prenotati, gli operatori addetti alla comunicazione della disdetta hanno verificato se i destinatari dell’informazione erano stati tutti informati e se gli stessi avevano formalizzato la loro presa d’atto? È possibile che l’assenza del medico specialista, le cui motivazioni sono legittime e non oggetto di discussione, debba comportare l’annullamento del servizio ambulatoriale, come nel caso segnalato? Ci si rende conto, oppure no, dei disagi che una persona malata, anziana e fragile deve affrontare per un esame strumentale, a partire da un viaggio, tra andata e ritorno, di 166 chilometri con auto privata essendo impossibile muoversi con servizi di trasporto pubblico ancora fermo, in Calabria, all’età della diligenza? Posti tali interrogativi, io penso che le criticità contenute nella sanità pubblica calabrese, ma penso anche altrove, siano dovute al rapporto inversamente proporzionale tra sanità privata che cresce e sanità pubblica che sta morendo. In questa lunga agonia, da sottolineare l’abbandono del valore inestimabile della prossimità col territorio, che costringe gli ammalati ad inseguire i servizi e non i servizi, adeguatamente organizzati nei territori, a prendersi cura di chi sta male. L’esperienza della signora, che arriva a Lamezia per trovare qualche soluzione alla sua sofferenza vascolare, ci dice che il disservizio nel sistema sanitario pubblico apre autostrade alle strutture private che trovi sotto casa e che hanno un limite insormontabile: costano troppo e non tutti hanno le risorse necessarie per accedervi. Tutto ciò è casuale? Penso proprio di no!”.