Trasporti: Cnc, Catanzaro scippata della direzione regionale

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Catanzaro – “Un altro smacco al capoluogo di regione. Da pochi giorni e’ infatti operativa la nuova articolazione degli uffici della Motorizzazione civile e veniamo a scoprire che il livello dirigenziale per la Calabria non e’ Catanzaro bensi’…Reggio! Cio’ significa che tutti gli uffici provinciali calabresi della Motorizzazione dipendono adesso dalla sede di Reggio, elevata, sorprendentemente e senza che se ne comprendano ragioni plausibili, a direzione regionale. Il tutto in virtu’ del decreto ministeriale n. 346 firmato lo scorso 4 agosto 2014 dal Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi”. Lo si legge in una nota del movimento “Catanzaro nel cuore”. “Siamo indignati – scrive il movimento – per questa ennesima dimostrazione di propensione all’imbroglio istituzionale di certa classe parlamentare e, soprattutto, rimaniamo ancora una volta basiti di fronte all’inettitudine della classe dirigente e politica catanzarese che sembra assuefatta alla rassegnazione, alla pigrizia, alla disattenzione e incapace di contrastare o prevenire i colpi di mano che, costantemente, vengono perpetrati a danno della citta’ e del suo ruolo istituzionale. Dov’erano i parlamentari catanzaresi – chiede Cnc – quando si firmava tale Decreto, dove gli amministratori cittadini, dove i politici di lungo corso che si accapigliano per una staccionata da costruire, per un tombino da riparare, per una pensilina per la fermata del pullman, e per altre amenita’ del genere? “Quando i mugnai litigano, guardati la farina” dice un vecchio e saggio detto popolare, e cosi’ avviene che, mentre i nostri “galli” litigano nel pollaio, lungo tutto lo Stivale la nuova articolazione delle direzioni generali territoriali del ministero rispetta il ruolo dei capoluoghi di regione, ad eccezione della Calabria, con danno di Catanzaro e in spregio al suo ruolo ed alle sue funzioni di Capoluogo di regione”.
“Sono anni – prosegue la nota – che facciamo notare l’anomalia istituzionale calabrese, sorta con quel peccato originale che ha portato a decentrare in riva allo Stretto di Messina la sede del Consiglio Regionale: da allora molte funzioni spettanti al capoluogo sono state via via erose, con cio’ rendendo Catanzaro una citta’ monca e la Calabria un’anomalia nel panorama nazionale. Ci rivolgiamo a chiunque, in Calabria, rivesta un ruolo importante e abbia intelligenza e volonta’ per comprendere che i principi di ordine, rispetto delle regole e legalita’ si diffondono quando si manifesta il rispetto dei ruoli ad ogni livello. Uno Stato che sistematicamente disattende tutto cio’, che si rende complice di furberie e anomalie, che decreta per gli amici e non per un bene supremo, non fornisce il buon esempio. Non si tratta dunque – continua il movimento – di piangere per l’ennesimo declassamento subito dalla citta’, ma di avviare una seria riflessione sull’anomalia calabrese, di passare dalle parole ai fatti, di dare seguito alle enunciazioni giornalistiche e di sedersi attorno al tavolo e trovare gli strumenti atti ad interrompere questa assurda serie di “delitti” istituzionali. Per quest’ultimo, ad esempio, proponiamo che il Sindaco Abramo promuova un documento, sottoscritto da tutti i gruppi presenti in Consiglio comunale, che esprima al ministro Maurizio Lupi ed al premier Matteo Renzi, il disappunto dell’intera citta’. In questa iniziativa sia coinvolto anche il governatore Mario Oliverio. Per il futuro, – cpnclude Cnc – a mente delle tante dichiarazioni concordanti lette sulla stampa circa la necessita’ di dare una garanzia ed una tutela alla citta’ di Catanzaro in quanto capoluogo di regione, siamo impazienti di conoscere quando il sindaco promuovera’ i necessari incontri per addivenire all’emanazione di una apposita Legge Pro Catanzaro”.