Catanzaro – “Nel mio ruolo di Vice Presidente della Commissione Territorio del Consiglio regionale non posso che manifestare apprezzamento per il dibattito che in questi giorni sta suscitando grande interesse da parte della classe politica e da parte delle categorie professionali nonche’ del mondo produttivo sulle problematiche che riguardano la pianificazione regionale e quindi l’inerzia che sul tema l’attuale governo di centro sinistra sta palesemente dimostrando”. Lo afferma il consigliere regionale Domenico Tallini. “Gli interventi dell’Arch. Carlo Nistico’, dei rappresentanti dell’Ordine degli Architetti Giuseppe Macri’ e Andrea Lonetti e n dell’attuale presidente del Consiglio delle Autonomie Locali e Sindaco della Citta’ di Catanzaro Sergio Abramo – dice – hanno aperto un serio dibattito non solo sulle criticita’ della Pianificazione regionale, soprattutto con riguardo al Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico, ma anche sulla necessita’ di intervenire immediatamente sulla Legge Urbanistica Regionale e sulla Legge regionale che disciplina il rilascio delle autorizzazioni di Impatto Ambientale e di Valutazione Ambientale Strategica. Trattasi di questioni centrali a cui io ritengo di dover aggiungere la Legge sul Piano Casa che purtroppo e’ stata prorogata senza modifiche migliorative”. La Legge Urbanistica Regionale, continua, “approvata nel 2002 e decantata come legge innovativa, si e’ rivelata nei fatti assolutamente incapace di incidere concretamente sulla gestione del territorio a causa di un’impostazione normativa patologicamente vincolistica sul piano dei contenuti e del tutto inefficace sul piano procedimentale in quanto il tempo medio per l’approvazione di un Piano Strutturale Comunale, per quei pochi comuni che hanno conseguito questo risultato, si e’ aggirato intorno agli otto anni. Il Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico – prosegue – nella forma in cui e’ stato adottato soprattutto sotto il profilo normativo ha gia’ causato, per l’effetto prescrittivo gia’ operante in conseguenza degli effetti giuridici di salvaguardia, il blocco dell’attivita’ edilizia gia’ di per se’ paralizzata a causa della grave crisi economica che l’Italia sta attraversando. Numerosi comuni, ad esempio quello di Catanzaro, hanno dovuto sospendere procedimenti di approvazione di Piani di Lottizzazioni per l’esistenza di norme prescrittive assolutamente vessatorie e addirittura illegittime in quanto non tengono conto di uno status giuridico gia’ presente sul territorio e nei relativi strumenti urbanistici comunali”.
“Di contro – sottolinea – e’ carente, pur avendo valore di Piano Paesaggistico, di una adeguata normativa di tutela paesaggistica per quanto riguarda, ad esempio, l’installazione delle pale eoliche che stanno devastando il territorio e l’ambiente cosi’ come accadra’ nel comune di Catanzaro se il Settore Urbanistico della Regione non si attivera’ al fine di dare una corretta interpretazione ad alcune norme del Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico. La normativa regionale concernente le autorizzazioni sulla Valutazione di Impatto Ambientale e sulla Valutazione Ambientale Strategica e’ stata – secondo Tallini – una vera catastrofe gestionale e ha provocato ritardi indicibili nei procedimenti di importanti opere pubbliche facendo perdere moltissimi e consistenti finanziamenti comunitari”. Per Tallini “e’ necessario avviare subito una concertazione per modificare le vigenti normative rendendole adeguate all’esigenza di una tempistica che consenta la possibilita’ di utilizzare i finanziamenti della Comunita’ Europea, gli unici ormai di cui i Comuni si possono avvalere in quanto fuori dal Patto di Stabilita’, e quindi garantire un concreto rilancio dell’economia. La Legge sul piano Casa, di recente prorogata, deve essere rivisitata in funzione degli elementi di criticita’ emersi nella sua gestione e che hanno limitato notevolmente gli effetti applicativi finalizzati a far ripartire l’economia nel settore edilizia. E’ necessario quindi – dice – seguire l’esempio di alcune Regioni piu’ attente ai problemi di gestione del territorio e soprattutto alla natura derogatoria della legge sul Piano Casa finalizzata al preminente interesse pubblico di far aumentare i livelli occupazionali. Nelle mie funzioni di vice presidente della IV Commissione consiliare Urbanistica e Territorio mi attivero’ immediatamente – annuncia – presentando in commissione le proposte di modifiche legislative per avviare un percorso politico e amministrativo finalizzato al perseguimento degli obbiettivi concernenti le modifiche normative necessarie a garantire una corretta gestione del territorio e soprattutto un efficace snellimento delle procedure”.