Anziani: sindacati, tagliati 102 mln al Sud e alla Calabria

anziani16-04
Catanzaro – “Ancora una volta i fatti ci danno ragione. Quello che avevamo previsto si e’ puntualmente verificato: il governo Renzi ha tagliato 102 milioni di euro al Mezzogiorno ed alla Calabria. Lo affermano, in una nota, Vladimiro Sacco, segretario generale dello SPI CGIL Calabria, Cosimo Piscioneri, segretario generale della FNP CISL Calabria e Alfonso Cirasa segretario generale della UILP UIL calabrese. “Il piano nazionale per i servizi di cura agli anziani non autosufficienti ed all’infanzia, che doveva migliorare i servizi per dare risposte ai bisogni ed alla dignita’ delle persone piu’ fragili del Mezzogiorno – Piano di Azione e Coesione- lamentano le tre federazioni sindacali -, viene decurtato di una somma consistente per finanziare gli sgravi contributivi alle imprese. Dare dignita’ agli anziani costruisce non solo un comportamento di civilta’ ma per altro darebbe la opportunita’ di lavoro a tante persone. Questo comportamento da la conferma di come realmente il governo non abbia a cuore il lavoro dei giovani nel Mezzogiorno sottovalutando che il welfare costruisce lavoro. Siamo pertanto fortemente indignati – si legge – da questo comportamento ulteriormente lesivo dei bisogni dei piu’ deboli in una realta’ gia’ marginale e problematica come la Calabria. Ancora una volta, si tolgono risorse al Sud per finanziare decontribuzione alle imprese del Nord. Questo modo di agire crea ulteriore caos agendo a pochi giorni dalla presentazione dei progetti. Forse questo e’ il celato tentativo di non far utilizzare le risorse per poterle dirottare altrove? Per tali ragioni – sostengono i tre segretari – riteniamo urgente che le forze politiche e sociali calabresi si mobilitino per fare pressione sul governo affinche’ venga rivista questa scelta scellerata. La regione Calabria insieme con le associazioni dei comuni debbono far sentire, con il necessario vigore, il senso della protesta nelle sedi istituzionalmente preposte. Le organizzazioni sindacalicalabresi per queste ragioni chiedono al Presidente della Regione Calabria ed all’assessore Regionale ai Servizi Sociali di volersi rendere promotori, con immediatezza, insieme con Anci, Lega delle Autonomie e sindacato calabrese di un incontro finalizzato a trovare soluzioni adeguate per continuare l’azione di tutela e difesa dei diritti e delle dignita’ dei soggetti piu’ deboli calabresi”.