Trasporti: Sergio, calabresi figli di un binario minore

Francesco Sergio

Francesco Sergio

Catanzaro – “Ma i calabresi sono “figli di un binario minore” per TrenItalia ed il governo?”. Se lo chiede il presidente della I Commissione del Consiglio Regionale, Franco Sergio, in seguito alle proteste di cittadini, associazioni, operatori economici ed enti locali, che verrano, ulteriormente e pesantemente penalizzati, dalle “ultime prodezze” di Trenitalia. Infatti, dal 12 di questo mese, tanto per fare un solo esempio, sulla tratta Melito-Reggio-Paola-Cosenza, viene soppressa la fermata a S. Lucido per una quindicina di convogli regionali. “Ora, al di la’ del fatto, pur importante, che S. Lucido sia snodo di tutta la zona tirrenica circostante, e che, evidentemente, i burocrati di TrenItalia non hanno minimamente considerato, e’ tutto il sistema di trasporti che non va, che e’ in crisi e non si registra alcuna volonta’ dell’Azienda di proporre ed adottare soluzioni di lungo respiro “. Ma Franco Sergio non si limita alla consueta protesta per le disfunzioni e le carenze del servizio di trasporto pubblico ed avanza alcune proposte. “Un confronto serio sul piano tecnico fra le Istituzioni nazionali, la Regione Calabria, TrenItalia e le Ferrovie della Calabria – dice – per la messa in esercizio di un sistema di trasporto ferroviario regionale sostenibile; favorire la cooperazione tra enti affinche’ venga garantita la manutenzione ordinaria delle linee ferroviarie, chiarire la questione del contratto con TrenItalia e dei termini precisi del debito che sarebbe a carico della regione; legare a tutto cio’ una nuova convenzione sia per non penalizzare il pendolarismo di migliaia di lavoratori calabresi – a livello anche intraregionale con Puglia, Basilicata e Campania – sia per l’altrettanto grave situazione delle tratte a lunga percorrenza. Inoltre, cosa si vuol fare per Paola? Cosa fare per l’ormai assurda, paradossale, grave situazione della stazione di Vaglio Lise a Cosenza? Oltre ai tagli forsennati di TrenItalia, allo smantellamento ormai quasi completo, pure i furti di rame e l’imperversare di malviventi (spesso clandestini) che terrorizzano dipendenti, commercianti e viaggiatori. Infine, solo un accenno ad un altro paradosso – per usare un eufemismo -: la questione dei trasporti su strada intercomunali in genere e con quella grande risorsa che e’ l’Universita’ della Calabria a Rende. Ma davvero studenti, docenti e cittadini che fanno la spola (anche di sabato e nei giorni festivi come forse qualcuno non sa) con l’Unical e dintorni, debbono patire e pagare (caro) per contorte interpretazioni – conclude – da legulei?”.