Tumori: Bevacqua, commissione necessaria per operazione-verita’

Domenico Bevacqua

Domenico Bevacqua

Catanzaro – Il consigliere regionale del Pd Domenico Bevacqua difende la sua proposta relativa all’isttuzione di una commissione d’inchuiesta sull’incidenza dei tumori in Calabria e replica a Wanda Ferro, candidata alla presidenza per il centro-destra alle ultime elezoni regionali. “L’ansia dell’amica Wanda Ferro di essere presente sui giornali , – dice – e’ cattiva suggeritrice e, come spesso accade, induce a conclusioni tanto affrettate quanto errate. Comprendo e condivido la sua amarezza e delusione per le condizioni avverse che la vedano oggi fuori dal consiglio regionale, ma questo non deve indurla ad errore e ad approssimazioni- Mi permetto di affermare cio’ – spiega – perche’ credo che la Ferro non abbia letto la proposta di legge ne’ ha indagato sulle risultanze cui sono pervenuti gli organismi consiliari ovvero III e IV Commissione nella precedente legislatura. Vale la pena, quindi, compiere un’operazione di chiarezza e verita’, non tanto per replicare all’esponente di Forza Italia quanto per evitare che, nel tentativo di confondere tutto e tutti, nell’ esercizio ormai diffuso di vanificare il lavoro altrui, si finisca coll’indurre i cittadini in errore impedendogli di valutare oggettivamente la bonta’ o meno di un’iniziativa. La proposta di legge da me presentata – continua – e subito condivisa dal gruppo PD e da quello del presidente Oliverio, prevede l’istituzione di un organismo ad hoc che, in un tempo determinato, un anno, con il contributo di esperti in materia, compia un’indagine su tutto il territorio regionale al fine di elaborare una mappa epidemiologica delle patologie neoplastiche conclamate evidenziando, la dove sono presenti, i rischi ambientali e il presunto nesso conseguenziale”. Secondo Bevacqua “si tratta quindi un organismo operativo che ha anche l’obiettivo di indagare sul rischio derivante dall’attivita’ estrattiva presente nella nostra regione e nel nostro mare, come il problema delle trivellazioni, oggi, avvertito e sentito in varie parti della nostra regione- L’attivita’ svolta in seno alla III e IV Commissione nella precedente legislatura, pur avendo approvato una bozza di risoluzione che prevedeva, tra l’altro, l’istituzione del registro tumori, di fatto si e’ tradotta in nulla, non essendo riusciti neanche a raggiungere l’obiettivo minimo della discussione in Consiglio regionale”. “L’obiettivo della commissione, a differenza degli sprechi e delle chiacchiere del passato – aggiunge – e’ quello di fare un’operazione di verita’ nei confronti dei calabresi, predisponendo altresi’ ampie e qualificate proposte normative per ridurre al minimo ogni impatto sulla salute dei calabresi E’ di tutta evidenza, d’altra parte, – rileva – che l’incidenza dei tumori e l’aumento di casistica, soprattutto in alcune aree della regione, non si affronta con discussioni e confronti, seppure importanti per portare alla ribalta il problema. Riteniamo che sia il momento dell’azione ed e’ quello che ci proponiamo di fare con la Commissione d’inchiesta che dovra’ effettuare un’ indagine sul territorio, la mappatura del fenomeno, la rilevazione del nesso patologia-rischio ambientale. Non ci sembra di compiere passi indietro rispetto a quanto prodotto nella consiliatura precedente, atteso che le dichiarate intenzioni, per quanto apprezzabili, sono restate completamente prive di seguito”. Per quanto riguarda i costi, Bevacqua spiega che “i consiglieri che comporranno la Commissione svolgeranno il proprio lavoro a titolo gratuito; per consulenti ed esperti e’ prevista una spesa massima di 60 mila euro tutto compreso.E’ bene sottolineare che ci saranno esperti che opereranno a titolo gratuito e, comunque, ogni spesa sara’ rendicontata e resa trasparente. Ritengo che la previsione di spesa sia equa e congrua e sicuramente, visti anche gli obiettivi, non cagionera’ alcun nocumento ne’ alle casse della regione ne’ a danno dei contribuenti, tanto meno agli ammalati. Perseguiremo nei nostri intenti convinti – afferma – come siamo che ci si debba far carico in maniera concreta, delle tante questioni e problematiche aperte sul territorio: le patologie, soprattutto quelle causate da agenti ambientali richiedono, piu’ di altre, risposte veritiere e celeri, perche’ la salute, in tutte le sue declinazioni, e’ un diritto che abbiamo il dovere di riportare a centralita’ e perche’ gli andamenti epidemiologici sono questioni che riguardano tutti da vicino e devono impegnare la classe dirigente con responsabilita’ e senso del dovere. Tutto il resto – dichiara – sono chiacchiere che lasciamo volentieri al trastullo di altri”.