Regione: Biondo (Uil), snellire macchina e ridurre sprechi

Santo-Biondo07-07
Catanzaro – “Il nuovo governo regionale dovra’ essere in grado di snellire la macchina burocratica della Regione; ridurre gli sprechi mettendo mano ad un’attenta ricognizione delle societa’ partecipate e delle fondazioni regionali, perche’ quanto denunciato da Oliverio sono fatti non meno gravi rispetto a quanto emerso dalle inchieste giudiziarie delle ultime settimane; procedere ad una razionalizzazione legislativa del finanziamento ai gruppi politici presenti a Palazzo Campanella e, perche’ no, dare corso ad un taglio netto delle indennita’ percepite dai consiglieri regionali”. E’ quanto chiede Santo Biondo, segretario generale della Uil calabrese. “Adesso, piu’ che mai, – dice – e’ di fondamentale importanza dare corso ad una nuova stagione delle riforme, che la Uil Calabria ha auspicato sin dall’insediamento del presidente Mario Oliverio, al fine di liberare risorse utili ad avviare un serio piano di rilancio dell’economia regionale, che sia in grado di intercettare proficuamente le fonti di finanziamento comunitario e nazionale e di disegnare un orizzonte prospero per la Calabria. Altrimenti – spiega – il tanto decantato cambiamento non e’ altro che il ben noto detto di “gattopardiana” memoria: cambia tutto per non cambiare nulla”.

L’inchiesta “Rimborsopoli”, a parere di Biondo, “pur volendo mantenere un profilo garantista, ha evidenziato che c’e’ stato in Calabria un uso distorto dei fondi pubblici che ha evidenziato le responsabilita’ di chi ha fatto un uso privato di questo denaro e di chi, invece, ne ha fatto un uso privatissimo. La condizione di particolare disagio di questo territorio richiede una governance che sia in grado di immedesimarsi nelle difficolta’ dei calabresi e, quindi, – sottolinea – ogni euro speso va speso con equilibrio e badando prima di tutto alle necessita’ dei cittadini di questa regione. La Calabria, da troppo tempo non governata, ha bisogno di ripartire dai calabresi che non capiscono i bizantinismi della classe politica che sembrano ostacolare la nascita del governo regionale e, allo stesso tempo, si attende risposte concrete su problemi atavici quali sono quelli dell’infrastrutturazione territoriale, della forestazione, della sanita’, della mancata presentazione di un moderno piano del lavoro. Ha bisogno di una giunta di alto profilo che sia in grado di trovare le soluzioni giuste a queste problematiche. La Calabria adesso – sotiene – non puo’ piu’ fare a meno di un interlocutore credibile. Le aspettative, quindi, si fanno sempre piu’ alte e i problemi sempre piu’ difficili da risolvere. La Uil Calabria, dice Biondo, “in questo quadro non edificante per la classe dirigente di questa regione, non puo’ che auspicare un cambiamento di passo radicale”.