Reggio Calabria – “L’inserimento del Codex Purpureus nell’elenco dei beni “patrimonio dell’umanita’” rappresenta un riconoscimento importante e prezioso per l’intera comunita’ rossanese. La decisione dell’Unesco e’ una condizione importante per riportare alla ribalta una meta turistico-religioso unica nel suo genere, perche’ il Codex, oltre ai significati strettamente religiosi, reca in se’ un’arte preziosa e antica, quella della miniatura ed e’ testimonianza vivente delle origini della comunita’ rossanese”.
Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Mimmo Bevacqua, che, in una nota, plaude al “grande risultato e ringrazia la Diocesi che ha curato e promosso il riconoscimento dell’Unesco”.
“L’elevazione a patrimonio dell’umanita’ – ha proseguito Bevacqua – se da un lato ci riempie d’orgoglio, dall’altro, e’ evidente che deve farci sentire il peso di una responsabilita’. Abbiamo cioe’ il dovere di veicolare il nostro prezioso patrimonio nelle forme e nei modi che siano i piu’ consoni all’importanza del riconoscimento e all’esigenza di renderlo richiamo per studiosi, appassionati e viaggiatori.” “Ritengo quindi – ha concluso l’esponente del Pd – che il cammino del Codex Purpureus inizi ufficialmente proprio da questo momento. E’ indispensabile costruire sinergie tra Enti, Istituzioni religiose e Agenzie deputate a promuovere i nostri itinerari turistico-religiosi. Solo cosi’ possiamo mettere a frutto l’importante riconoscimento dell’Unesco e far rivivere storia, tradizioni e cultura dell’antica comunita’ bizantina. In questo contesto, credo che la Regione Calabria debba svolgere il proprio ruolo in termini di coordinamento e di sostegno a tutte le iniziative volte a promuovere la cultura e la storia delle nostre comunita’”.