Regione: Cannizzaro (Cdl), manovra senza conetunuti e linea

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Reggio Calabria – “Il voto contrario che abbiamo espresso ieri in sede di Consiglio regionale alla manovra di assestamento del Bilancio 2015 e’ una bocciatura politica e sostanziale mancando, la manovra stessa, di contenuti e di una linea programmatica che rilanci l’economia della Calabria, dove la totale mancanza di bandi o progetti lungimiranti impedisce l’utilizzazione di risorse da destinare al lavoro ed all’economia regionale, (di recente, anche l’annullamento da parte della Field di due bandi e la sospensione di uno). Insomma, nulla e’ cambiato da quel 23 novembre 2014, data a partire dalla quale inizia la politica del ‘rinvio’ che finira’ per caratterizzare il sedicente anno della svolta di Mario Oliverio”. A dirlo, e’ il capogruppo della Casa delle liberta’ alla Regione Francesco Cannizzaro che traccia un bilancio di questa prima parte di governo del centro-sinistra. “Sicurezza e trasparenza dovevano essere le parole d’ordine di Oliverio. Ed ecco, che Palazzo Campanella impiega mesi per ‘scegliere politicamente’ i presidenti delle Commissioni anti ‘ndrangheta (sicurezza) e di vigilanza (trasparenza), senza citare le altre nomine di competenza del Consiglio, i cui organi preposti continuano a viaggiare in regime di prorogatio o addirittura vuoti”.

“Veniamo alla sanita’, punto cruciale. E’ la storia del perenne conflitto con l’ing. Massimo Scura e di una grande ossessione per il presidente: la mancata nomina a commissario. Tutto cio’ in barba alla spesa sanitaria regionale che ha ricominciato a crescere in maniera incontrollata e ai nostri malati che, per cure specialistiche, efficaci sono costretti a migrare in altre Regioni. L’interesse di Oliverio per la sanita’ resta quello delle nomine e non e’ un caso che la sanzione del presidente dell’anticorruzione Cantone lo colpisca sul caso Gioffre’ con tre mesi di sospensione! Pena che verra’ sospesa ma non annullata!”. Rilancia Cannizzaro: “Non sfugge al contesto, il ruolo degli assessori, lontani dai territori e privi di alcun disegno di programmazione e di prospettiva politica. Un’attivita’ senza anima e senza nome, visto che sono tantissimi i cittadini e gli amministratori locali a disconoscere la composizione ed il volto dei componenti della Giunta, proprio perche’ incapaci di interpretare i loro bisogni. E’ una maggioranza plasticamente divisa su tutto, mentre cresce il malumore della gente”. Cannizzaro richiama l’approvazione del Piano operativo regionale: “Ho ancora impresso l’intervento in Aula del Governatore contro la politica precedente in materia di progettazione e spesa comunitaria. Un disastro. E lui non ha fatto altro che confermare al posto di comando il dirigente generale causa della presunta distruzione e presentare un Piano Operativo Regionale che e’ praticamente, tranne qualche sfumatura, la copia del precedente (quello del disastro!). Ed allora, delle due l’una: o mentiva sapendo di mentire quando parlava del disastro ereditato in tema di Por, o mente adesso sempre consapevolmente dicendo che il Por e’ perfetto perche’ Bruxelles ha detto si!”.