Natale: Bertolone, “c’è bisogno di donarsi”

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Catanzaro – Il Presidente della Conferenza Episcopale Calabria, monsignore Vincenzo Bertolone, ha inviato gli auguri a tutti i calabresi per l’imminente festività natalizia:
“Carissimi fratelli e sorelle di Calabria, arriva il Natale, ma per molti, che – ahinoi – sono sempre di più, sarà purtroppo un giorno come gli altri, contrassegnati da sofferenze, umiliazioni ed anche senso di frustrazione, perché altri vivono questo periodo come la solita festa paganeggiante e sempre meno cristiana, con la frenesia del regalo che fa da contrappunto. L’uomo contemporaneo ha raggiunto tutto e non si attende più nulla: che cosa mai può sorprendere un bambino di oggi, già colmato di tutti i giochi possibili e di tutti i cibi e i passatempi immaginabili? È questa sazietà, che riempie corpo e cuore, che non ci fa essere più capaci di vivere trepidando nell’attesa di scoprire, capaci anche di dedicare del tempo per vegliare, con lo sguardo lo spirito e la coscienza allertati. Gli esclusi cioè i moltissimi che vivono in questa terra meravigliosa ed amara ad un tempo, non potranno che guardare alla mangiatoia di Cristo con la speranza che qualcosa davvero e finalmente possa cambiare, che venga alfine il lavoro senza precarietà, che la legalità cacci via una volta per tutte le piaghe della corruzione e della raccomandazione, che la ‘ndrangheta – infine – possa essere debellata per sempre. Col Giubileo straordinario della Misericordia, per l’indizione del quale esprimiamo gratitudine a Papa Francesco, si apre un anno di grazia, che segnerà fortemente anche l’imminente Santo Natale, destinato a rimanere nella storia di tutti noi come un invito personale ad andare a Betlemme ed inginocchiarci dinanzi al piccolo Gesù con un cuore più puro e desideroso di perdono. C’è bisogno di darsi, di donarsi, uscendo dal proprio ego ed andare a cercare l’altro. È tempo di aprirsi all’ascolto, allargando le braccia per accogliere i diversi, gli ultimi, gli emarginati, i meno fortunati, che poi sono molto più vicino di quanto immaginiamo: l’amico che ha perduto il lavoro, il conoscente seriamente ammalato, il parente col figlio in prigione. Gesù che viene sulla terra è occasione per ritrovare la fede autentica, quella che dà senso alla vita e riempie cuore ed anima, donando forza nella prova e serenità nella quotidianità, perché quando il cuore dell’uomo è ancora in grado di inquietarsi, di sospettare di se stesso, di non arrendersi al grande sbadiglio di una vita sazia e piatta, tutto è ancora possibile. Persino che il Natale sia per sempre, non soltanto per un giorno: l’amare, il condividere, il dare, non sono da mettere da parte come la stella come le luci, i fili d’argento e le palline di vetro che poi vanno a finire in qualche scatola o sopra uno scaffale. Dinanzi al mistero del Santo Natale notiamo che Dio non è sordo alle richieste dell’uomo, non risponde in maniera teorica e astratta, ma in forma personale e diretta si incarna, va incontro all’uomo per essere luce dinanzi alle indigenze del mondo. Il Natale ci invita ad aprire la porta del nostro cuore a Cristo Gesù, a lasciarci illuminare dal suo messaggio di pace, per colmare le nostre attese e speranze e per indurci a metterci completamente a servizio dell’uomo e del bene comune:la Calabria siamo noi,con i nostri pensieri, le nostre azioni e le nostre parole. Venga il Natale, dunque, ma un Natale nuovo, talmente nuovo che sappia d’antico. E che a tutti ed a ciascuno dia la forza e la gioia di donare, come scriveva Oren Arnold, regali nuovi ed originali quanto semplici e ricchi: «Perdono per un tuo nemico, tolleranza per un tuo avversario, il tuo cuore per un tuo amico, un buon servizio per un tuo cliente. Carità per tutti e buon esempio per i bambini. Rispetto per te stesso».A tutti, allora, auguro un Santo Natale dal profondo mio cuore con le stesse parole di Sant’Agostino: “Esultate, giusti: è il Natale di colui che giustifica. Esultate, deboli e malati: è il Natale del Salvatore. Esultate, prigionieri: è il Natale del Redentore. Esultate, schiavi: è il Natale del Signore. Esultate, liberi: è il Natale del Liberatore. Esultate, voi tutti cristiani: è il Natale di Cristo”. Cristianamente, di cuore, buon Natale”.