Regione: Consiglio, i lavori della quarta commissione

IV-Commissione-171215Reggio Calabria  – La quarta Commissione consiliare, ‘Assetto e utilizzazione del territorio, Protezione dell’Ambiente’, presieduta dal consigliere Domenico Bevacqua, ha espresso parere positivo, con l’astensione motivata del vicepresidente Domenico Tallini di una valutazione finale in Consiglio regionale, sul Piano regionale dei Trasporti approvato dalla Giunta (deliberazione n. 150 del 29 aprile del 2016). La Commissione, infatti, su proposta del presidente Bevacqua, ha deciso che la proposta di Piano sia oggetto di discussione in Consiglio regionale. Nella sua relazione, tra l’altro, il prof. Francesco Russo ha parlato di “ritardi fortissimi della Regione nei rapporti con Roma e Bruxelles in ordine ad un settore cosi’ strategico su cui si contano interventi frutto di spontaneismo generalizzato. La proposta della Giunta regionale – ha sottolineato Russo – inverte la rotta e indica agli enti con cui ci relazioneremo (Enac,Enav, Ferrovie etc..) cio’ che la Calabria vuole e necessita’ per il suo sviluppo. Con questo Piano – ha sottolineato l’assessore Russo – poniamo in tutta evidenza e con la massima trasparenza cio’ che sosteniamo, in maniera coerente tra spesa e progettualita’”. L’assessore ai Trasporti, nel prosieguo del suo intervento, ha posto all’attenzione della quarta Commissione quelli che ha definito i “quattro grandi obiettivi individuati nel Piano: incremento della capacita’ economica della Calabria il cui PIL e’ pari al 50% del Nord Est del Paese; accessibilita’ dall’esterno; accessibilita’ dall’interno e sostenibilita’ degli interventi sotto il profilo della qualita’ ambientale”. Sulla relazione dell’assessore Russo, sono intervenuti i rappresentanti sindacali del settore trasporti della Cgil (Rota), della Uil (Spadaro) e Cisl (Fiorenza).

“Un lavoro a dir poco apprezzabile – ha detto il presidente della Commissione Domenico Bevacqua – che offre non solo uno spaccato dello stato delle cose, ma indica con determinatezza le linee fondamentali di cui necessita’ la Calabria per ripartire e mettersi nelle condizioni di rendere appetibile il proprio territorio agli investimenti. Un lavoro, quello della Giunta regionale, che su mia proposta accolta dalla Commissione, sara’ ulteriormente rappresentato ed analizzato nel Consiglio regionale di modo che ci sia la massima assunzione di responsabilita’ istituzionale dell’Assemblea legislativa e si dia modo a tutti i colleghi, nel rispetto dei ruoli e delle posizioni politiche di potere arricchire con il loro contributo una proposta di legge complessa e di indubbio valore programmatico”. Nel prosieguo dei lavori, la Commissione ha discusso una proposta di legge di iniziativa del presidente della seconda Commissione Giuseppe Aieta contenente la proroga dei termini per quegli enti che, ai sensi della legge 47/2011, non hanno ancora ultimato le procedure necessarie all’accesso ai finanziamenti regionali, pena la perdita degli stessi. Il presidente Bevacqua, dopo un approfondito dibattito animato da tutti i consiglieri presenti alla seduta, ha deciso di rinviare alla prossima seduta utile il parere sul progetto di legge, stante anche l’assenza del consigliere proponente e del direttore generale del Dipartimento Lavori Pubblici, ing. Domenico Pallaria. Ai lavori hanno contribuito i consiglieri Tallini, Pasqua, Bova, Nucera e Arruzzolo. “La qualita’ e l’autorevolezza della massima assise regionale dipende anche, e soprattutto, dalla sua capacita’ di riappropriarsi del giusto ruolo di fulcro della discussione democratica. In tal direzione – afferma Pasqua – e’ emersa oggi con grande senso di responsabilita’ la ponderata quanto animata e sofferta scelta di rinviare, anziche’ votare, l’importante secondo punto all’ordine del giorno dei lavori della quarta Commissione consiliare, atteso che, il nostro unico faro deve essere il rispetto per il cittadino che con il proprio voto ci ha onorato di questa delicatissima ed importante funzione. Rincorrere pregiudiziali legate alla mera appartenenza, partitica o di maggioranza, in virtu’ delle quali assumere le proprie decisioni, vorrebbe dire avere una concezione dell’Assise distante dalla realta’ ed in cui il ruolo del Consigliere Regionale verrebbe, di fatto, relegato alla classica, quanto marginale ed inutile alzata di mano. Chi dovesse aver mai pensato una cosa del genere e’ stato e continuera’ ad essere servito”.