Regione: ok a legge su calabresi all’estero, plauso di Oliverio

Reggio Calabria – In apertura di lavori il Consiglio regionale ha approvato il primo punto all’ordine del giorno della seduta odierna: la proposta di legge regionale che disciplina le relazioni tra la Regione e i calabresi all’estero. Il testo, relazionato dal capogruppo di “Oliverio Presidente”, Orlandino Greco, si propone di coinvolgere ancora di piu’ le associazioni che rappresentano all’estero la Calabria, purche’ iscritte in un albo regionale, introducendo nuove e piu’ rigorose modalita’ di erogazione di contributi, prevedendo una riduzione della Consulta regionale dei calabresi all’estero da 57 a 49 componenti, privilegiando l’attivita’ dei giovani calabresi all’estero e infine istituendo la figura dell’Ambasciatore dei calabresi all’estero: la legge stanzia 300mila euro all’anno per 3 anni. Il consigliere regionale di Ncd, Baldo Esposito, ha espresso il voto contrario del suo gruppo alla proposta perche’ – ha detto – “non ci convince la mancata riduzione di alcune spese di rimborsi e di rappresentanza, al punto che la Consulta ci sembra un “carrozzone”, e poi non e’ chiara la sua compatibilita’ con la liquidazione della Fondazione “Calabresi all’estero””. Sul tema e’ intervenuto anche il governatore, Mario Oliverio, secondo il quale “la proposta di legge manifesta la volonta’ di rilanciare il rapporto tra la Regione e le nostre comunita’ nel mondo, assumendo la presenza dei calabresi nel mondo come risorsa per proiettare una bella immagine della Calabria e per avere una ricaduta positiva per la Calabria anche sul piano economico e sociale”.

Oliverio ha poi definito la proposta di legge “innovativa rispetto a un passato caratterizzato dall’enorme sperpero di risorse anche in questo campo. In queste settimane abbiamo chiuso uno dei “mulini” che ha utilizzato la presenza dei calabresi in modo clientelare nel mondo, senza alcun ritorno ne’ per i calabresi nel mondo ne’ per noi: mi riferisco alla Fondazione “Calabresi nel mondo”, che – ha spiegato il presidente della Regione – l’abbiamo chiusa per nostra precisa scelta. Rispetto a questo sperpero, finito anche al centro di un’inchiesta giudiziaria, 300mila euro sono davvero spiccioli e sono persino insufficienti: non ci sto ad alimentare la “Vandea” del qualunquismo. La verita’ e’ che con questa legge imprimiamo una svolta e mettiamo in campo un’attivita’ innovativa, che incrementa anche un turismo di ritorno e consente ai nostri corregionali nel mondo di dare un contributo per la crescita della nostra terra. Nei prossimi giorni – ha concluso Oliverio – intendo rendere pubblico un bilancio di quello che abbiamo trovato alla Fondazione “Calabresi nel Mondo”, senza ombra di smentita”. Ha poi preso la parola il consigliere regionale del Gruppo Misto, Fausto Orsomarso: “La proposta di legge e’ condivisibile nella finalita’ ma non nell’approccio. Al presidente Oliverio dico che forse e’ il caso di pensare piu’ ai calabresi in Calabria che ai calabresi nel mondo, e – ha sostenuto ancora Orsomarso – dico che non si possono elencare le cose positive solo segnalando le cose negative del passato. Invito il governatore a essere piu’ sereno”. Secondo il consigliere regionale di Forza Italia, Mimmo Tallini, “in tema di calabresi nel mondo nel passato le risorse sono state spese male, sia che governasse il centrodestra che il centrosinistra, e questo e’ avvenuto anche nell’ultimo anno, e comprendo l’esigenza di cambiare registro. Propongo poi che si valuti la possibilita’ di far votare i calabresi all’estero alle Regionali come fanno gli italiani alle Politiche. Sono favorevole alla legge ma – ha sostenuto Tallini – raccomando al presidente e alla Giunta di migliorare il testo”. Apprezzamento per la proposta di legge sui calabresi all’estero e’ stato espresso dal consigliere regionale del Pd, Domenico Bevacqua, che ha evidenziato “la positiva filosofia del provvedimento”, invitando “Giunta e Consiglio a puntare ancora di piu’ sul turismo di ritorno e sul turismo religioso”.

“Nella mia dichiarazione di voto, a nome del gruppo, ho manifestato tutte le perplessita’ insite nella legge premettendo che, anche se l’intento sarebbe stato lodevole ed apprezzabile, tuttavia emergono palesi la debolezza e l’inutilita’ dell’intervento nel suo complesso, per come e’ stato disegnato ed approvato”.E’ quanto dichiara Sinibaldo Esposito, motivando il voto contrario del Nuovo Centro Destra all’approvazione della legge organica in materia di relazioni tra la Regione Calabria, i calabresi nel mondo e le loro comunita’.”Anzitutto e soprattutto – dice Esposito- non si comprende perche’, per soli due anni, siano stati previsti ben 300.000 euro pari al 50% dell’intera dotazione finanziaria, esclusivamente per il funzionamento di un’elefantiaca Consulta, che non si comprende neanche come e da chi sara’ formata e che, a detta del Presidente Oliverio, dovrebbe invece operare in maniera del tutto gratuita ed in videoconferenza. A fronte di tale importante stanziamento in uscita, residuano in tutta la loro piccolezza, tutte le altre attivita’ che la legge dovrebbe servire a garantire ed agevolare. Si osservi, ad esempio, che per un’attivita’ estremamente significativa, come il contributo al rimpatrio delle salme dall’estero, sono stati previsti soltanto 5.000 euro annui (contro 150.000 per la Consulta gratuita!), che, in concreto, saranno sufficienti per un paio di interventi, si’ che i primi 2-3 calabresi all’estero che avranno la sfortuna di morire per primi negli anni 2018 e 2019, assorbiranno per intero lo stanziamento. Anche per altre attivita’ – aggiunge Esposito- che sicuramente sarebbero piu’ importanti della Consulta, quali borse ed assegni di studio, contributi alle associazioni ed ogni altra agevolazione per i nostri corregionali all’estero, gli stanziamenti sono del tutto irrisori ed insufficienti”.Sottolinea ancora Sinibaldo Esposito: “Da parte nostra, avremmo invece voluto uno strumento serio e realmente innovativo che ponesse al centro dell’intervento gli interessi dei calabresi. Invece, senza ombra di dubbio, questa sera e’ stata approvata l’ennesima legge che servira’ soltanto a consentire generosissimi rimborsi, addirittura commisurati a quelli del ruolo dirigenziale. Se doveva essere questo il primo atto della svolta annunciata dal presidente, per l’ennesima volta, all’indomani del rimpasto di giunta, siamo sempre piu’ convinti che la regione Calabria a guida Oliverio sia inevitabilmente destinata a subire un altro anno e mezzo di immobilismo e di stallo, in cui la maggioranza continuera’ a dare priorita’ a leggi volte soltanto a raccogliere consenso elettorale mediante prebende e contributi da distribuire in maniera discrezionale”.