Regione: Bova (Dp), “Tempi certi per doppia preferenza genere”

Catanzaro – “Sul tema delle modifiche alla legge elettorale attraverso cui inserire la “parita’ di genere” e che ha suscitato polemiche nella riunione dei capigruppo di stamani, non posso non sottolineare, ancora una volta e con maggior veemenza, la necessita’ di procedere secondo scadenze certe e ben definite”. Lo afferma il consigliere regionale di “Democratici Progressisti”, Arturo Bova, presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta. “Gia’ lo scorso mese di ottobre – prosegue Bova – presentai richiesta formale di inserimento all’ordine del giorno del Consiglio regionale della proposta di legge sul tema, quella gia’ approvata nelle specifiche commissioni e per la quale non si era aperta la discussione in aula durante la seduta del Consiglio regionale del 28 settembre scorso. Venne invece proposto il rinvio della discussione e ci opponemmo solo io e Guccione: il mio voto contrario – spiega il consigliere di Dp – fu motivato proprio sul presupposto della mancata indicazione di una data certa per il rinvio della discussione. Da allora sono trascorsi diversi mesi, ma quella mia richiesta formale e’ rimasta lettera morta”. Bova quindi osserva: “Capisco e condivido con l’onorevole Sculco e con chi finora si e’ battuto sul tema, come la consigliera di parita’ regionale Tonia Stumpo o la dirigente Pd Alessia Bausone, la frustrazione per gli appelli caduti nel vuoto. Tuttavia, dopo aver affrontato il tema con il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, comprendo anche la sua posizione che mira a portare in Consiglio una proposta di legge pronta per essere approvata e condivisa da tutti gli schieramenti politici, cosi’ da disinnescare alla base ogni polemica. A questo punto, ritenendo – rileva il consigliere regionale di Dp – che non sia piu’ differibile la scelta politica di modificare la legge elettorale per riparare ad un vulnus costituzionale, chiedo al presidente Irto di avere tempi certi e definiti per la calendarizzazione e quindi l’approvazione della proposta di legge: che siano 15 giorni o 2 mesi poco importa, cio’ che conta e’ che ci si assuma ufficialmente un impegno sin da subito e che il Consiglio voti quella legge. Ma non staremo a guardare e ad aspettare. Il presidente Irto ha assunto un impegno solenne e sono sicuro che lo manterra’. Adesso aspettiamo i fatti concreti”.