Sanita’: Cisl, e’ il momento di risolvere le criticita’

Paolo Tramonti

Paolo Tramonti

Catanzaro – “Sulla sanita’ calabrese, ancora una volta, tutto gravita attorno alla nomina del Commissario ad acta. Come Cisl non ci entusiasmano le corali indignazioni politiche, di individuazione di responsabilita’ sulla mancata nomina. Ci chiediamo invece se una Regione come la Calabria possa finalmente rivendicare un ruolo dignitoso”. Lo affermano in una nota stampa Paolo Tramonti, segretario generale della Cisl Calabria, e Rosy Perrone, segretario regionale. “Si puo’ eticamente permettere che – si legge nella nota – i propri cittadini che pagano le tasse, che hanno scelto di non abbandonare la propria terra, che lavorano e producono onestamente o le fasce deboli, debbano continuare a subire una realta’ che li mortifica e li distrugge? Il personale medico e paramedico costretto a condizioni di lavoro massacranti, le strutture all’avanguardia (pur in molti casi attrezzate) rimangono ferme, i cittadini non hanno diritto alla salute, unico diritto da esercitare e’ il diritto alla preghiera di non ammalarsi, tutto degrada inesorabilmente. La medicina del territorio, ancora insufficiente, non ha compensato la chiusura degli ospedali, la realizzazione delle reti di emergenza-urgenza registra evidenti carenze di personale, i pronto soccorso ospedalieri, i tre hub e gli spoke, sono in allarme rosso. II ventilato sblocco del turn over piu’ volte annunciato dal Ministro Lorenzin, che solo nel campo medico prevedrebbe l’assunzione di circa 500 medici, non si riesce ad attuare. Le aziende sanitarie ed ospedaliere continuano ad essere affidate a Reggenti. In questo contesto la situazione, incredibile e paradossale, della Fondazione Campanella rappresenta l’evidenza plastica del fallimento delle politiche fin qui perseguite in campo sanitario in Calabria: una struttura d’eccellenza abbandonata a se’ stessa e per la quale, nonostante tutto, bisogna ricercare ogni possibile soluzione per consentire il proseguimento delle attivita’ e salvare l’occupazione. La Cisl Calabria, sostenendo che la Sanita’ debba rientrare nell’ambito della gestione ordinaria nel piu’ breve tempo possibile, e che per arrivare a questo si deve nominare urgentemente il Commissario ad acta, ritiene che la “Questione Sanita’ Calabrese” debba meritarsi la dovuta attenzione a livello nazionale. Per la Cisl tre sono le richieste: “nomina immediata del Commissario ad acta (tenendo presente anche il parere espresso dall’Avvocatura dello Stato per l’affidamento al Governatore), possibilita’ di esercitare il diritto alla salute costituzionalmente sancito e vivere la nostra terra anche nel campo socio-sanitario con le conseguenti opportunita’ di lavoro, soprattutto a favore dei nostri giovani”.