Sanita’: Regioni, Fondo nazionale sotto media Ocse per 18 mld

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Roma – “Il Fondo Sanitario Nazionale e’ sottofinanziato di almeno 18 miliardi rispetto alla media degli altri Paesi Ocse, e di circa 30 miliardi rispetto a Francia e Germania”. E’ quanto ha sostenuto la delegazione della Conferenza della Regioni nel corso in un’audizione alla commissione Sanita’ del Senato sulla sostenibilita’ del Servizio Sanitario Nazionale, con riferimento alla garanzia dei principi di universalita’, solidarieta’ e di equita’. Luigi Marroni (assessore alla sanita’ della regione Toscana) e Massimo Garavaglia (coordinatore della commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni) hanno spiegato che e’ “fondamentale continuare a garantire, con le misure che sono previste nel Patto, l’universalita’ del Servizio Sanitario Nazionale che deve assicurare i livelli essenziali di assistenza (Lea) in modo appropriato e uniforme su tutto il territorio nazionale. Si dovra’, quindi, prevedere un adeguato finanziamento per garantire la sostenibilita’ dell’attuale sistema pubblico”. Le risorse concordate per il 2015 (112.062 mld di euro) e quelle per il 2016 (115.444 mld di euro), hanno sottolineato, “sono state poi rimesse in discussione con l’attuale proposta di disegno di legge sulla stabilita’ per l’anno 2015 attualmente in discussione in Parlamento”. La Conferenza delle Regioni ha poi evidenziato “la necessita’ e l’importanza di proseguire senza indugi con l’applicazione dei costi standard, che ha avuto inizio con la definizione, seppur in via sperimentale, del riparto del Fsn per l’anno 2013 al fine di promuovere un sistema che porti ad un processo di miglioramento continuo del sistema sanitario che riduca le differenze tra le diverse realta’ sanitarie territoriali, valorizzando chi gia’ oggi garantisce un equilibrio tra risorse assegnate e qualita’ dei servizi erogati e stimolando chi invece non ha ancora raggiunto questo livello”. Solo cosi’, hanno sosteuto Marroni e Garavaglia “si potranno garantire nei prossimi anni universalita’, solidarieta’, equita’, qualita’ ed efficienza nell’erogazione dei servizi al cittadino tra i quali la sanita’ riveste primaria importanza”.