Tumori: solo 35% donne Sud riceve invito a screning cancro seno

tumore-senoNapoli – Al Sud solo il 35% delle donne in fascia d’eta’ a rischio per il tumore al seno riceve l’invito allo screening, a fronte dell’85% del Nord e di circa il 74% della media nazionale. Di queste, nel Mezzogiorno, solo il 43% esegue effettivamente la mammografia. I dati presentati nel corso dell’incontro sulla prevenzione, organizzato a Napoli da Europa Donna Italia in occasione della Giornata mondiale della salute del seno, fotografano un Paese a due velocita’, con un Meridione che ancora non decolla sui programmi di screening e piu’ in generale sulla prevenzione di una malattia che colpisce una donna su otto.

Grazie alla diagnosi precoce e al progresso delle terapie, la probabilita’ di sopravvivere 5 anni, trascorso il primo anno dalla diagnosi, si attesta all’87% e sale all’89% per i cinque anni successivi. Nonostante queste cifre confortanti, la forbice nel Paese non si assottiglia e le realta’ come Europa Donna, che opera in 47 Paesi, si trovano spesso a dover supplice alle carenze strutturali del territorio. “Ci sono ritardi da regione a regione non solo nello screening, ma anche nell’approvazione del farmaco o nell’accesso alle nuove terapie – sottolinea il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi – e nella farmaceutica siamo arrivati a un tale livello di sofferenza economica, con 44 Manovre di tagli nei 10 anni precedenti agli ultimi due governi, da temere che anche le terapie piu’ innovative, che possono salvare la vita, faranno fatica ad arrivare da noi”. Scaccabarozzi rimarca il “lavoro straordinario” delle associazioni e assicura che le aziende saranno al loro fianco svolgendo un “ruolo sociale”, ma allo stesso tempo chiede alla politica e alle istituzioni di passare dalle parole ai fatti. “Ci riempiamo la bocca con la tessera sanitaria elettronica, ma se non c’e’ la banda larga e se le regioni non sono in rete tra loro che ne facciamo?”, si domanda il presidente, auspicando che le scelte in questo campo non siano guidate solo dalla “dinamica dei costi”. La presidente di Europa Donna Italia, Rosanna Da Antona, ribadisce l’importanza della collaborazione tra tutti gli attori e plaude all’impegno assunto da Comune di Napoli e Regione per far si’ che anche la Campania, entro il 2020, raggiunga uno a stato di normalita’ , annullando le attuali disparita’ geografiche.