Sanita’: Nesci, perfino Scopelliti fece meglio di Scura

Dalila-NesciCatanzaro – “Il nuovo decreto commissariale sulla rete ospedaliera e’ un problema senza precedenti, con tagli atroci, trappole nascoste e previsioni fantasiose, irrealizzabili coi fondi disponibili”. Lo dichiara la deputata del M5s Dalila Nesci, che aggiunge: “Perfino Scopelliti fece meglio. Il provvedimento, nella grande ambiguita’ del dg Fatarella, nominato dal governatore Oliverio, crea le condizioni per distruggere la sanita’ pubblica. Infatti leva l’ossigeno a tutta una serie di reparti ospedalieri, da Vibo Valentia a Tropea, da Acri a San Giovanni in Fiore e Soveria Mannelli, da Crotone a Serra San Bruno. Con questo decreto resta abbandonata alla sorte la popolazione calabrese dell’interno e delle coste; specie quella del Tirreno cosentino, che continua a essere ignorata. La mancata riattivazione dell’ospedale di Praia a Mare – precisa la parlamentare – prova il costume dei commissari Scura e Urbani, che calpestano a piacimento norme e sentenze, con la copertura fissa del governo centrale, che sta sostituendosi alla Regione Calabria con abuso gigantesco. La legge 191 del 2009 non consente la proroga del commissariamento, per cui Scura e Urbani hanno modificato l’organizzazione dei servizi sanitari in virtu’ di una delega illegittima da parte del governo.”Oliverio – prosegue la parlamentare M5s – non ha mai impugnato la delibera di nomina dei due “macellai” della sanita’, non ha mai sollevato conflitto di attribuzioni e non ha mai presentato ricorso contro i loro decreti abusivi, anche quando assegnavano i budget privati senza criteri predefiniti. Il Pd di Ernesto Magorno e sodali sta recitando a soggetto. Oliverio – incalza l’esponente dei 5 stelle – e’ il primo dei teatranti, perche’ contesta l’operato di Scura e Urbani soltanto a parole, perche’ vende in giro i suoi vibranti appelli al ministro Lorenzin e nel frattempo non adotta alcun atto specifico con cui fermare la gestione affaristico-clientelare della sanita’ regionale. Le mobilitazioni dei Comuni calabresi devono partire dalla consapevolezza che l’inganno e’ totale; da Renzi a Oliverio. In questa finzione perpetua – conclude Nesci – si perde tempo, il disavanzo sanitario cresce e il diritto alla salute e’ cancellato per sempre, mentre proseguono servizi aggiuntivi, consulenze e assegnazioni illegittime per milioni di euro. Presto convocheremo un’iniziativa pubblica contro il disastro prodotto dal nuovo decreto sulla rete ospedaliera”.