Sanità: Ruberto (Uil-Fpl), “atto aziendale ASP-CZ non rispetta la normativa”

Ruberto-uil-fpLamezia Terme – “Se il risultato di una riforma sanitaria così come proposta, voluta e accordata dal Trio Scura- Oliverio-Perri è questa, la Calabria non potrà dormire sonni tranquilli”. Lo afferma attraverso un comunicato il coordinatore UIL-FPL Catanzaro Bruno Ruberto, per il quale “l’emigrazione sanitaria aumenterà vertiginosamente e la disorganizzazione sanitaria non governerà il bisogno di cure in una terra dove ‘un Ingegnere riordina la Sanità e la politica sta a guardare’ senza che, per esempio, il Consiglio Regionale, in sedute aperte, elabori proposte e contro proposte da far rispettare nei tavoli di discussione. Per esempio: sull’atto aziendale dell’ASP-CZ, possibile che il Commissario Scura non si sia accorto del fatto che l’ASP di Catanzaro non rispetti per le strutture di staff la normativa, quando invece le ASP di Vibo e Crotone lo fanno? E perché il Commissario Scura ha avvallato un aumento di strutture semplici e complesse rispetto ai limiti imposti dal decreto 130/2015?”. Ruberto per conto della UIL FPL, “vorrebbe chiarito il perché nell’atto aziendale dell’ASP di Catanzaro vi è una difformità di strutture semplici e complesse inserite nei tre distretti non rispettando quanto sancito nell’art. 36 delle linee guida e nel DCA 76/2015? Ed ancora, perché nell’atto aziendale dell’ASP di Catanzaro non si trova nulla sulle norme di salvaguardia previste dalla CCNL per i dirigenti STPA e Medici e Veterinari di cui all’art. 39 comma 8, del CCNL 8/6/2000 dell’area della Dirigenza Medica e Veterinaria, e dall’art.31, comma 1, del CCNL. 5/12/1996, per come dettato nella Delibera di Giunta Regionale n. 56/2015, mentre nei due atti aziendali dell’ASP di Vibo e Crotone si? Durante gli incontri, la UIL FPL più volte ha evidenziato l’assenza nell’Atto Aziendale dell’ASP di Catanzaro del Servizio Informativo Aziendale, nonostante già esistente. Sembra paradossale che i vertice dell’ASP di Catanzaro prima e il “ratificante” Commissario Scura dopo contravvengono a quanto riportato nel DPGR 101/2011 che all’art. 23 dell’allegato recita: “Tutte le ASP ed AO del SSR devono introdurre, ove non già esistente il Servizio Informativo Aziendale quale struttura organizzativa a valenza complessa del Centro di Controllo Direzionale, posta in staff; Ebbene, il BURC Nr. 3 del 01.02.2014, ribadisce tale previsione, ci si domanda: le ASP di Vibo e Crotone tengono perfettamente in conto della normativa, istituendo il Servizio Informativo, come mai l’Azienda Provinciale di Catanzaro disattende i citati dettami normativi? La UIL FPL da sempre prova a dare un fattivo contributo alle dinamiche organizzative e contrattuali dell’ASP di Catanzaro, il più delle volte fuori dal coro e da personalismi vari”.
“Purtroppo dobbiamo registrare che – dichiara ancora Bruno Ruberto – spesso il rispetto dei contratti di lavoro e delle norme nazionali e regionali viene calpestato. In particolare quando si tratta di erogare i fondi del salario accessorio dei dipendenti in merito alla produttività e alla indennità di risultato, ci troviamo di fronte ad una maldestra sperequazione tra la maggioranza dei dipendenti ed un esiguo manipolo di dirigenti e personale del comparto, magari figli di un Dio maggiore, che arriva a valori di 10 volte in più. Poche decine di eletti tra dirigenti e funzionari percepiscono cospicue indennità di risultato e produttività ricorrendo al meccanismo dei fondi di priorità aziendale ovvero, una parte dei fondi contrattuali in genere il (10%) viene data a gestione esclusiva del Direttore Generale, il quale attraverso il ricorso al “provvedimento” eroga cospicue somme a pochi eletti. Basta scorrere nella sezione trasparenza del sito dell’ASP di Catanzaro e ci si accorge di come una decina di dirigenti godono di importi di risultato che oscillano tra i 20.000 ed i 30.000 euro per l’anno 2014 (purtroppo i dati del comparto non sono pubblicati). La UIL FPL rammenta al Direttore Generale che nel 2012 è stato firmato un accordo decentrato del comparto che “vietava” l’utilizzo di fondi per pagare priorità aziendale, domandiamo: questi pochi dipendenti, cosa hanno fatto per l’azienda di così importante da meritare queste premialità?”.
La UIL FPL pone, infine, un altro dubbio: “Il NAVS oggi Organismo Indipendente di Valutazione ha esaminato questi obiettivi di priorità aziendale? e se si, perché nella sezione del sito dell’ASP non ci sono gli obiettivi e le valutazioni per le varie unità operative? Sollecitiamo il Direttore Generale a rendere totalmente trasparente e accessibile, nel rispetto del Decreto Legislativo n.33/2013, tutte informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività dell’ASP di Catanzaro e in particolare: il raggiungimento degli obiettivi delle varie unità operative; le valutazioni del NAVS o Organismo Indipendente di Valutazione su tali obiettivi; gli importi di produttività destinati alle varie unità operative e con quale meccanismo viene fatta questa distribuzione. Su questi dubbi e sulle perplessità che si intendono riportare all’attenzione dell’opinione pubblica, la UIL FPL auspica una risposta da estendere a tutti i lavoratori che, nonostante la dedizione al lavoro, si trovano a percepire delle premialità assolutamente inferiori e differenti di 10 volte rispetto al proprio collega di reparto o addirittura di scrivania, mortificando l’impegno e la professionalità della stragrande maggioranza di dipendenti, della dirigenza e del comparto, operanti nell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro”.