Calipari: Renzi, morto da eroe. Esempio per servitori Stato

Matteo Renzi

Matteo Renzi

Roma – “L’esempio di Calipari dovrebbe essere ben presente nella mente di quanti, ai piu’ diversi livelli, hanno assunto l’impegno di onorare e servire questo Paese, per cercare di esserne degni”. Lo scrive il presidente del consiglio Matteo Renzi in una lettera inviata alla moglie di Nicola Calipari, la parlamentare Rosa Villecco, e ai figli del funzionario del Sismi ucciso in Iraq il 4 marzo 2005, mentre cercava di portare in salvo la giornalista Giuliana Sgrena. “E’ una emozione bella, ma nello stesso tempo terribile, ricordare Nicola Calipari a dieci anni dalla sua scompardsa. Era il 4 marzo del 2005 quando il Capo Reparto Ricerca del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare, sceso personalmente in Iraq, portava a termine una delle sue missioni piu’ delicate: la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, Quel successo dei nostri servizi segreti si concluse tragicamente e misteriosamente con colpi d’arma da fuoco sparati da una postazione americana nei pressi dell’aeroporto di Bagdad”, scrive il premier. “Il sacrificio di Nicola, morto letteralmente da eroe facendo scudo con il suo corpo pre proteggere l’ostaggio appena liberato, e’ rimasto indelebile nella nostra mente e costituisce una delle immagini piu’ intense e commoventi di un italiano, di un servitore dello Stato, di un uomo delle istituzioni, che svolgeva il proprio lavoro con un impegno civile incommensurabile e con straordinaria generosita’”, conclude Renzi.