Teatro: Sebastiano Somma a Catanzaro con “Uno sguardo dal ponte”

Catanzaro  – Il ruolo di Eddie Carbone valse nel 1962 al calabrese Raf Vallone il David di Donatello per il miglior attore protagonista nel film di Sidney Lumet “Uno sguardo dal ponte”, ispirato all’omonimo dramma di Arthur Miller. A distanza di 55 anni, un altro grande attore meridionale, Sebastiano Somma, si cimenta in teatro in questo straordinario personaggio, offrendo una delle piu’ belle prove di recitazione della sua carriera. “Uno sguardo dal ponte” e’ il secondo titolo della stagione di prosa del Politeama di Catanzaro, in scena venerdi’ prossimo, 26 gennaio. L’Eddie Carbone interpretato da Sebastiano Somma – ha scritto la critica – e’ sanguigno, imponente e appassionato, ed e’ a testa alta che si affaccia alla consapevolezza dell’approssimarsi di un destino tragico e definitivo quanto inevitabile. Lo spettacolo messo in scena da Enrico Lamanna riprende il dramma interiore di Eddie Carbone, della sua famiglia e del suo sogno americano. L’ amore che prova verso la giovane nipote non e’ altro che la proiezione della sua esigenza di proteggerne la purezza, la necessita’ di custodirla con la stessa cura di una ceramica preziosa. Un sogno da accarezzare al di la’ del ponte, sotto un cielo di stelle misto ad un mare dove si naufraga in una voglia di tenerezza. Uno sguardo dal ponte, scritto da Arthur Miller nel 1955 e considerato tra i piu’ importanti testi della drammaturgia americana del Novecento, riprende realisticamente una delle pagine piu’ drammatiche del sogno americano vissuto da milioni di italiani approdati in America, nella New York degli anni ’50, alla ricerca di un futuro migliore. Miller racconta la miseria degli immigrati italiani, la loro difficolta’ ad adattarsi al nuovo mondo, l’incapacita’ di comprendere un sistema di leggi che ritengono differente dall’ordine naturale delle cose e, soprattutto, la vacuita’ del sogno americano. Da cio’ scaturira’ una tragedia annunziata fin dall’inizio, poiche’ mettere insieme quelle condizioni disagiate e quei sentimenti e passioni fortissimi non potra’ che fatalmente condurre ad un drammatico epilogo.