Verso la manifestazione del 18 giugno

Catanzaro –Con l’Assemblea generale dei delegati e delle delegate, tenuta nella Casa delle Culture della Provincia di Catanzaro, la CGIL Area Vasta apre una campagna di incontri pubblici, messa in campo a partire dai territori, che condurrà il sindacato guidato da Landini all’assemblea nazionale del 18 giugno a Roma. Coordinati dalla presidente dell’assemblea Susanna Lacava, e conclusi dalla dirigente nazionale Lara Ghiglione, in tanti hanno voluto portare il proprio contributo al dibattito che ha visto importanti presenze come quelle dei sindaci di Scandale e Mongiana, Antonio Barberio e Francesco Angiletta, oltre che il presidente del comitato provinciale dell’Anpi, Mario Vallone e numerosi segretari di categoria. Ad aprire i lavori, il segretario generale della CGIL Area Vasta, Enzo Scalese. Presente anche il segretario regionale, Angelo Sposato.
La relazione di Scalese – “La pandemia, la guerra, la transizione energetica e ambientale, il nuovo paradigma digitale stanno mettendo a dura prova il Paese e la società civile – ha esordito il segretario generale dell’Area Vasta, Enzo Scalese -. È il momento di assumere decisioni importanti per il futuro del Paese. Vogliamo costruire, in questa fase straordinaria, un percorso di condivisione e partecipazione del mondo del lavoro e di tutta la società civile, sulle nostre idee e proposte per cambiare il presente e progettare il futuro”.
Da qui l’avvio dei confronti territoriali con la presenza di delegati e delegate e attivisti di associazioni, legge, sindaci e istituzioni. Il primo pensiero del segretario Scalese va al conflitto in Ucraina, “alla criminale aggressione della Russa di Putin all’Ucraina. Una guerra in cui a soffrire sono prima di tutto i lavoratori e le lavoratrici, dove le prime vittime sono i giovani sotto le armi e i bambini e gli anziani che non riescono a fuggire. La Cgil si è impegnata da subito contro l’evasione russa a sostegno degli ucraini, ma siamo consapevoli che la guerra non si ferma con la guerra, né con l’aumento delle spese militari. È il momento delle decisioni serve come proposto dal presidente della Repubblica una conferenza internazionale di pace. La situazione attuale creata dalla pandemia, dalla guerra in Ucraina e l’aumento dei prezzi di cibo ed energia stanno scatenando una grave crisi alimentare globale”.