Comune Nardodipace: proroga di 90 giorni per commissione accesso

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Vibo Valentia – La Prefettura di Vibo Valentia ha concesso una proroga di 90 giorni alla Commissione di accesso agli atti nominata il 18 febbraio per accertare eventuali infiltrazioni mafiose nel Comune di Nardodipace. La commissione e’ composta dal viceprefetto, Anna Aurora Colosimo, dal capitano della Compagnia carabinieri di Serra San Bruno, Stefano Esposito Vangone, dal tenente delle Guardia di finanza, Giovanni Torino, e dall’ingegnere Domenico Fuoco dell’Universita’ della Calabria. La commissione, incaricata di vagliare tutta l’attivita’ dell’ente alla ricerca di infiltrazioni mafiose, restera’ quindi in carica per altri tre mesi per studiare atti e delibere. Alla base della nomina della Commissione di accesso agli atti vi sono gli esiti dell’operazione “Uniti per la truffa” che il 3 febbraio scorso ha portato agli arresti domiciliari (ora ritornati in liberta’) il sindaco Romano Loielo, l’ex vicesindaco Romolo Tassone, e fra gli indagati a piede libero, fra gli altri, pure la moglie del primo cittadino, Claudia Ienco, l’attuale vicesindaco Alberto Franze’, il consigliere comunale di maggioranza Antonio Franze’, l’assessore Maurizio Maiolo e la moglie di quest’ultimo Marinella Iacopetta. Gia’ il 13 dicembre 2011 gli organi elettivi del Comune di Nardodipace, anche all’epoca retti dal sindaco Romano Loielo, erano stati sciolti per infiltrazioni mafiose. Il 18 novembre 2013 gli amministratori erano stati pero’ rieletti.