Cosenza – “E’ inquietante la risposta del ministro della Salute all’odierna interrogazione, svolta alla Camera, sulla mancata riapertura dell’ospedale di Trebisacce, nonostante la sentenza di favore del Consiglio di Stato”. Lo dichiarano i parlamentari M5s Dalila Nesci, Nicola Morra e Paolo Parentela, che aggiungono: “Il ministro Lorenzin si nasconde dietro a tecnicismi privi di fondamento. Il governo non e’ piu’ un interlocutore istituzionale per la sanita’ calabrese, nel momento in cui, come ha confermato il ministro Lorenzin, consente che il commissario alla sanita’ calabrese Scura e il suo vice Urbani calpestino liberamente decisioni chiarissime della magistratura. Denunciammo il problema – aggiungono i parlamentari M5s – gia’ nei mesi scorsi, nella generale indifferenza delle istituzioni. La democrazia in Calabria non esiste e il piano di rientro non garantisce il diritto alla salute dei cittadini, che non puo’ dipendere da ragioni di cassa ne’ dagli umori dei commissari del governo”. “Mentre alle comunita’ di Trebisacce e Praia a Mare – proseguono i parlamentari M5s – non viene riaperto l’ospedale, violando il dispositivo di due sentenze del Consiglio di Stato, i commissari per il rientro redistribuiscono senza criteri i nuovi budget sanitari; nonostante, peraltro, che il tavolo di verifica avesse fermato quei fondi, un tempo dati alla Fondazione Campanella”. “Denunceremo queste vicende anche alla Procura di Roma – concludono Nesci, Morra e Parentela – perche’ i cittadini di Trebisacce, di Praia e di tutta la Calabria non possono aspettare i walzer del governo e dei commissari Scura e Urbani”.