‘Ndrangheta: scacco ai clan, “maggiore attenzione su affiliati”

operazione-saggio-amico1Reggio Calabria – Stretta osservanza dei riti arcaici della ‘ndrangheta e grande attenzione a possibili defezioni da parte degli affiliati, altrimenti dopo si devono “ammazzare”. E’ quanto emerge dall’indagine sulla cosca di ‘ndrangheta di Cinquefrondi, in provincia di Reggio Calabria, che stamani ha condotto all’arresto di 36 indagati. Il procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, Gaetano Paci, ha sottolineato un passaggio delle intercettazioni ambientali. Pur ribadendo che nell’indagine non sono contestati fatti di sangue, il procuratore aggiunto ha osservato come, stando ai discorsi intercettati, uno degli indagati principali si esprimeva in questi termini: “Dobbiamo trovare persone giuste quando sappiamo che ci dobbiamo guardare, altrimenti entrano in troppi nei nostri discorsi e si devono ammazzare dopo”.
“Questa frase – ha osservato Paci – in questo preciso momento storico avviene in un momento di ricostruzione dell’organigramma soggettivo dei componenti dell’organizzazione mafiosa”.