Ambiente: WWWF Calabria soddisfatta per chiusura anticipata caccia Tordo

tordo-20Catanzaro – “La chiusura anticipata al 20 gennaio della caccia al Tordo bottaccio, disposta dalla Giunta Regionale con delibera n.6 del 18 gennaio scorso e finalizzata ad evitare il ricorso all’esercizio del potere sostitutivo del Consiglio dei Ministri, non può che essere accolta con soddisfazione dal mondo ambientalista, ma l’ondata di gelo e neve che ha interessato la Calabria dovrebbe indurre a un provvedimento di più generale tutela della fauna selvatica”. Lo afferma in una nota il WWF Calabria che spiega che “la stessa legge nazionale che disciplina l’attività venatoria prevede infatti (art.19 comma 1) che le regioni possano sospendere temporaneamente la caccia in presenza di sopravvenute particolari condizioni climatiche , proprio come quelle che in questi giorni hanno interessato la nostra regione con copiose nevicate che tanti problemi hanno causato e continuano a provocare alle popolazioni delle zone più interne (per non parlare degli automobilisti intrappolati sulla A3…). Una situazione – si legge nella nota – che non può che rendere ancora più difficile la sopravvivenza delle specie animali a causa della difficoltà a reperire il cibo di cui necessitano”. A giudizio del WWW Calabria, “né basta il divieto, sancito dalla stessa legge, di cacciare quando il terreno è coperto dalla neve, a causa degli spostamenti degli animali verso le zone libere, dove troverebbero l’insidia dei cacciatori. Ricordiamo infatti che la chiusura generale della caccia è prevista al 31 gennaio e che, tra le specie ancora cacciabili, risulta un altro Tordo, il sassello, di dimensioni simili a quelle del Bottaccio, con il quale potrebbe essere facilmente confuso”. Per il WWF Calabria, “in ogni caso la mortalità naturale delle popolazioni animali, che raggiunge il suo picco proprio in questo periodo, dovrebbe sconsigliare di aggiungere ad essa la mortalità artificiale causata dal cosiddetto prelievo venatorio, dopo quasi cinque mesi di attività”.
Da qui il rinnovato appello del WWF “alla Regione di adoperare gli strumenti che la legge offre, sospendendo la caccia e limitando il danno al patrimonio faunistico già alle prese con la dura lotta per l’esistenza. Resta alle Forze dell’Ordine il compito- conclude la nota – non facile di controllare il territorio per far rispettare le norme, scoraggiando e reprimendo atti di bracconaggio”.