Why not: de Magistris, Corte Appello chiude caso

Luigi De Magistris

Luigi De Magistris

Napoli – Le motivazioni della sentenza d’Appello sono state depositate ieri mattina, e “non le ho avute ancora nella mia disponibilita’”. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, torna a parlare del processo ‘Why not’ che ha visto prosciolti in secondo grado lui e Gioacchino Genchi, con il ribaltamento della sentenza di primo grado il 21 ottobre scorso perche’ non c’era “dolo intenzionale” nell’acquisizione dei tabulati telefonici di 8 parlamentari. “Si chiude una vicenda surreale, dove qualcuno ha cercato di fare passare l’accusatore per accusato”, ribadisce l’ex pm.

“Per tanto tempo si e’ voluto fare credere al Paese intero che io e il il mio collaboratore avessimo illecitamente intercettato non so quante migliaia di persone e soprattutto di politici e di uomini delle istituzioni- aggiunge – tutto falso. Nessuna intercettazione e’ stata fatta in quella indagine era stati acquisiti tabulati telefonici doverosamente perche’ dovevamo capire quei rapporti tra affari, pezzi di politica, criminalita’ organizzate e massonerie deviate”. Una vicenda “molto dolorosa. Sono stato duramente colpito, condannato in primo grado con sentenza incredibile. Finalmente abbiamo trovato tre giudici onesti e coraggiosi che hanno messo la parola fine”. Ma il danno e’ stato fatto, non solo perche’ a de Magistris l’inchiesta “e’ stata illecitamente sottratta”. Ed “e’ surreale che in questi giorni si legga sui giornali, a proposito dall’esito di una costola di un processo non piu’ mio, che l’indagine di de Magistris era infondata. L’indagine originale di de Magistris non solo non era infondata ed e’ stata illecitamente sottratta ma era talmente fondata che hanno messo in campo un’attivita’ istituzionale e finanche criminale mai conosciuta nel nostro Paese, per cercare appunto di sottrarmi quella inchiesta come anche quella Poseidone”.