Scuola:65 diplomati su 100 proseguono studi,pesa contesto sociale

rp_scuola-studenti-Medium-300x153.jpgRoma – Il contesto socio-familiare influenza fortemente le scelte scolastiche dei giovani. E’ quanto emerge dal Rapporto 2016 AlmaDiploma che ha coinvolto oltre 100 mila studenti di 300 Istituti di scuola secondaria superiore. Il Rapporto, presentato oggi al Miur, indaga le scelte compiute da un campione di 15 mila ragazzi, intervistati a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del diploma. Ad un anno dalla conquista del titolo di scuola secondaria superiore, 65 diplomati su cento proseguono la propria formazione e sono iscritti ad un corso di laurea ((il 52% ha optato esclusivamente per lo studio, il 13% frequenta l’universita’ lavorando); il 31% ha invece preferito inserirsi direttamente nel mercato del lavoro (il 13%, come appena detto, studia e lavora e il 18% lavora solamente). I restanti 17 su cento si dividono tra chi e’ alla ricerca attiva di un impiego (13%) e chi, invece, per motivi vari (tra cui formazione non universitaria, motivi personali o l’attesa di una chiamata per un lavoro gia’ trovato), non cerca un lavoro (4%). Il Rapporto evidenzia che “l’ascensore sociale della scuola e’ bloccato”: infatti, tra diplomati del 2014 che provengono da contesti avvantaggiati dal punto di vista socio-economico e’ nettamente piu’ frequente l’iscrizione all’universita’ dopo il diploma: 81%, contro il 52% di chi proviene da contesti meno favoriti. Ma a influenzare le scelte dei giovani e’ anche e soprattutto il titolo di studio dei genitori. Come ci si poteva attendere, l’86% dei diplomati, provenienti da famiglie in cui almeno un genitore e’ laureato, dopo la scuola secondaria superiore si iscrive all’universita’ (e a un anno risulta ancora iscritto); non solo, ma chi ha i genitori laureati ha anche una maggior probabilita’ di iscriversi ad un ateneo estero (il 4%, contro l’1% di chi ha genitori con al piu’ la scuola dell’obbligo). La quota di chi prosegue gli studi universitari dopo la conquista del titolo scende al 64% tra i giovani con genitori in possesso di un diploma e al 43% (la meta’ rispetto ai figli di laureati!) tra quanti hanno padre e madre con al piu’ una licenzia media inferiore.