Panama Papers: Procura generale russa, verifiche su nomi citati

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Mosca – La procura generale della Federazione russa “verifichera’” i dati pubblicati dai media nell’inchiesta Panama Papers sui individui e persone giuridiche russi russi che “presumibilmente hanno societa’ e conti offshore”. Lo ha detto oggi il portavoce dell’ufficio del procuratore generale, Aleksandr Kurennoi. Secondo il portavoce, citato dalla Tass, lo scopo principale delle verifiche sarebbe “stabilire la conformita’ delle azioni dei cittadini russi, citati in questi materiali, con le norme della legislazione della Federazione russa, sulla base dei nostri obblighi nei confronti della comunita’ internazionale nell’ambito della prevenzione di episodi di corruzione e nella lotta contro la legalizzazione di fondi ottenuti per vie illegali”. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov – la cui moglie Tatiana Navka figura nei documenti dei Panama Papers – ha ribadito anche oggi che l’inchiesta giornalistica e’ fatta da “bugie” e rappresenta un attacco orchestrato contro la Russia e il presidente Vladimir Putin. Peskov ha poi chiarito di non voler “perdere tempo” intentando azioni legali contro i media, come il britannico Guardian, che hanno tirato in ballo la moglie, la quale in precedenza aveva negato di avere societa’ offshore. L’uso di societa’ offshore e’ del tutto legale. Il presidente russo in passato si e’ pero’ espresso piu’ volte sulla necessita’ di “deoffshorizzare” l’economia russa e ha invitato i suoi concittadini a riportare in patria il denaro nascosto all’estero. Per la prima volta ne ha parlato nel 2011 e dopo tre anni, nel 2014, ha firmato un disegno di legge che chiede ai russi di pagare le tasse sui loro asset offshore. L’anno scorso, il capo del Cremlino ha offerto un condono per i capitali offshore. Secondo i reporter che hanno partecipato all’inchiesta Panama Papers, circa 2 miliardi di dollari negli ultimi anni hanno lasciato la Russia attraverso uno schema di riciclaggio clandestino.