Carceri: Sappe, denuto frattura mano ad agente a Reggio Calabria

carcere-porta-apertaRoma – Un detenuto ristretto nel reparto psichiatrico del carcere di Reggio Calabria ha aggredito un agente provocandogli la frattura scomposta della mano destra. Dell’episodio, avvenuto ieri, danno ora notizia in un comunicato Donato Capece, segretario generale del Sappe Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto dello stesso sindacato della polizia penitenziaria. “Per il momento la prognosi e’ di 30 giorni, ma e’ forte il rischio che l’agente possa essere operato”, si legge nella nota in cui si ricorda poi che”nelle circa 200 carceri italiane, nel corso del 2015, ci sono state 4688 colluttazioni, 921 ferimenti e 7 tentativi di omicidio. La gestione dei detenuti con problemi psichiatrici e’ divenuta sempre piu’ difficile, soprattutto dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, atteso che nelle Rems possono essere ospitati solo i prosciolti in sentenza, per i quali e’ stata disposta la misura di sicurezza; tutti gli altri devono essere ospitati nelle carceri”. I due sindacalisti martedi’ prossimo saranno in Calabria, a Lamezia, dove terranno un corso di formazione per i quadri sindacali e mercoledi’ visiteranno gli istituti di Reggio Calabria. Secondo Damiano Bellucci, segretario nazionale del Sappe, “in Calabria nel corso del 2015 ci sono state 117 colluttazioni, 13 ferimenti e 7 tentativi di omicidio. La gestione degli istituti calabresi diventa sempre piu’ difficile, a causa della carenza di personale di polizia penitenziaria, divenuta endemica in tutti gli istituti della regione. Se il ministero non procedera’ al piu’ presto ad un incremento di almeno 300 agenti in regione diventera’ davvero difficile continuare a gestire le carceri calabresi”, conclude Bellucci.

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