‘Ndrangheta: Dia Firenze sequestra 5 mln a tre imprenditori

dia-450Roma – La Direzione investigativa antimafia di Firenze ha sequestrato un patrimonio stimato in oltre cinque milioni di euro a tre imprenditori calabresi operanti in Toscana. Il provvedimento, emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Firenze, nasce da complesse indagini in materia di riciclaggio sul conto dei soggetti in questione e dei loro familiari, condotte dalla Dia e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, che hanno consentito di dimostrare non solo le ingenti movimentazioni di capitali e gli investimenti immobiliari effettuati (frutto di reati fiscali e altre attivita’ illecite) a fronte di esigui redditi dichiarati ma anche i legami con la criminalita’ organizzata calabrese. I dettagli dell’operazione sono stati forniti nel corso di una conferenza stampa  presso la sede del Centro Operativo Dia di Firenze, alla quale ha partecipato  il procuratore della Repubblica di Firenze, Giuseppe Creazzo.

Gli imprenditori, ai quali sono stati sequestrati beni per oltre 5 milioni di euro, sono Giuseppe Iuzzolino, Martino Castiglione e Vincenzo Benincasa, tutti originari di Strongoli, nel crotonese, ma radicati da molti anni in Toscana.Il provvedimento, emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Firenze, scaturisce da complesse indagini condotte dalla Dia, coordinate dal locale procuratore della Repubblica, Giuseppe Creazzo, e dirette dal sostituto procuratore, Eligio Paolini, che hanno consentito di dimostrare non solo le ingenti movimentazioni di capitali e gli investimenti immobiliari effettuati dagli stessi (frutto di reati fiscali e altre attivita’ illecite) a fronte di esigui redditi dichiarati, ma anche i legami con la criminalita’ organizzata calabrese. Particolare attenzione da parte degli investigatori sui movimenti dei conti bancari di tutti i componenti dei rispettivi nuclei familiari, in cui sono stati versati dal 2009 al 2014 contanti per oltre un milione di euro. I sequestri, avvenuti nelle province di Firenze, Prato, Pistoia e Crotone, riguardano 9 societa’, 19 immobili, 5 auto e una moto e 40 conti correnti.