Protezione Civile: M5S, correggere criticita’ software Regione

parentela-paolo-450Catanzaro – “La Regione Calabria continua a confondere le idee ad ingegneri ed architetti sul software messo in opera dal primo gennaio in attuazione del regolamento regionale sulle procedure per la denuncia, il deposito e l’autorizzazione di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica, denominato Sismi.ca”. Lo afferma il deputato del M5s Paolo Parentela, che aggiunge: “Circa un mese fa ho scritto all’assessore Musmanno, prendendomi carico delle segnalazioni dei professionisti. La risposta dell’assessore, pero’, lascia non pochi dubbi interpretativi anche a me, che tecnico non sono. Innanzitutto, l’assessore sostiene che il nuovo sistema servira’ a ridurre l’esposizione al rischio di crolli in caso di terremoto. Questo mi induce a pensare che il sistema sie-rc, adottato in precedenza e con il quale la Regione Calabria ha autorizzato centinaia di progetti, non fosse perfettamente in regola ne’ collaudato allo scopo dettato dalla norma emanata nel 2009, al punto da mettere a rischio la vita dei cittadini calabresi in caso di crolli dovuti ad eventi sismici”. Il deputato Cinque Stelle continua: “Musmanno ha affermato che la Regione Calabria non e’ l’unica in Italia ad avere introdotto un sistema obbligatorio di trasmissione telematica dei progetti. E’ anche vero, pero’, che nelle altre Regioni viene richiesta la compilazione di un format che tende ad uniformare i dati senza verificare quelli immessi in modo automatico. Questo penalizza i tecnici calabresi e tutti i tecnici operanti nella Regione Calabria che devono sottoporsi ad inutili procedure di verifica senza sgravi di responsabilita’ che resta in capo a loro. La Regione – conclude Parentela – si adoperi quantomeno ad organizzare corsi e seminari per i tecnici costretti ad utilizzare il sistema Sismi.ca ed a correggere le criticita’ riscontrate. Un giorno, magari, ci diranno anche perche’ a soli quattro anni di distanza dall’approvazione della normativa regionale e dalla relativa adozione del vecchio sistema, si sia dovuto procedere alla creazione di un nuovo software ed i motivi per cui non sia stato possibile correggere il vecchio sistema. Forse avremmo anche risparmiato qualche euro dei contribuenti”.