Catanzaro: Mungo segretario generale provinciale Si.Na.L.P.

sorece-mungosinalpCatanzaro – Si è concluso il 1° Congresso del SI.NA.L.P. Confederazione Sindacale Nazionale Autonoma dei Lavoratori e dei Pensionati, tenutosi a Fiuggi il 26 e 27 maggio, con la riconferma a segretario generale l’avvocato Orazio SORECE.
Tra i primi atti, la segreteria generale ha inteso procedere alla nomina di Antonio Mungo affidandogli l’incarico di segretario generale provinciale di Catanzaro.
Nato a Cortale, 54 anni, sposato con due figli, Antonio Mungo, già da oltre un anno è responsabile territoriale della sede SI.NA.L.P. di Cortale, ma la sua vocazione sindacale risale ai primi anni 90, epoca in cui, a seguito dell’emanazione della legge 395/90, al Corpo smilitarizzato della Polizia Penitenziaria venivano riconosciuti i diritti sindacali; in quell’epoca, e per alcuni anni, ha infatti ricoperto incarichi dirigenziali (aziendali prima e regionali dopo) rappresentando, in Calabria, la categoria di appartenenza ai tavoli di contrattazione decentrata.
Conclusa la carriera professionale, Antonio Mungo ha inteso rimettersi all’opera nell’intento di raccogliere le istanze molto spesso inascoltate di lavoratori e pensionati, per dare loro voce e tutela nelle sedi istituzionali.
Sensibile qual’ è, si adopera già da anni, nell’ambito di associazioni (Lions Club e Onlus) in attività di solidarietà verso le fasce sociali più deboli.
Con il nuovo incarico, viene affidato ora un compito più impegnativo che interesserà ben 80 paesi dislocati nella vasta area provinciale catanzarese, tutti accomunati da annose problematiche territoriali, del lavoro e dell’occupazione, ambientali, socio-economiche, assistenziali e non solo, che frenano lo sviluppo tanto auspicato.
Per affrontare il ”Futuro in Autonomia”, così come recita lo slogan voluto nel congresso nazionale, saranno posti in essere tutte le azioni utili ed opportune, democraticamente consentite, nella consapevolezza che il sindacalismo tradizionale deve continuare nelle forme tramandataci, sul solco delle tradizioni, ma non certo seguendo le orme di chi il sindacato lo sta oggi mal rappresentando con troppe gran belle parole ma con pochi fatti!