Violenza donne: e’ in calo ma aumentano episodi gravi e denunce

Roma – La violenza contro le donne complessivamente diminuisce ma aumentano gli episodi piu’ gravi e il numero delle denunce. E’ la ‘fotografia’ scattata dalla statistica sociale Linda Laura Sabbadini nel corso di un’audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio. “L’unico, vero aiuto per definire le reali dimensioni di un fenomeno che resta in larga parte sommerso – ha premesso Sabbadini – arriva dalle indagini Istat del 2006 e del 2014, in attesa di quella prevista per il 2019: si stima infatti che solo l’11,8% delle vittime denuncia una violenza subita dal partner o da un ex, lo 0,7% i ricatti subiti sul luogo di lavoro, il 12,5% una violenza fisica, il 16% una violenza sessuale, il 17% uno stupro o un tentato stupro”.
Le italiane che hanno subito nella loro vita una violenza fisica o sessuale sono 6 milioni e 788 mila: “il numero degli stupri negli ultimi anni e’ rimasto sostanzialmente stabile, l’autore nel 62,7% dei casi e’ il partner attuale o un ex e solo nel 6% dei casi uno sconosciuto”.

 

Ma mentre il fenomeno “nel suo complesso, appare in calo, soprattutto tra le piu’ giovani, cresce l’efferatezza delle violenze subite: la percentuale delle vittime che ammette di ‘aver avuto paura per la propria vita’ e’ salita dal 18,8 al 34,5%”. Un incremento “incoraggiante” lo conosce invece “la consapevolezza delle donne vittime: e’ ancora bassa, ma raddoppia, la quota di quelle che considerano la violenza come un reato e cresce dal 6,7 all’11,8% la percentuale delle vittime che denunciano”. A preoccupare – secondo la statistica – e’ anche il fenomeno della cosiddetta “violenza assistita: il 64% delle vittime ammette che uno o piu’ episodi sono avvenuti davanti a dei figli minori, e molte delle donne confessa di non denunciare proprio per tutelare la famiglia quando invece e’ provato che i minori che hanno assistito a violenze hanno maggiori probabilita’ di esserne a loro volta autori da adulti”.
Ultimi dati quelli riguardanti donne straniere e disabili: “le straniere hanno una probabilita’ di subire violenze sostanzialmente simile alle italiane – ha concluso Sabbadini – ma sono piu’ esposte a violenze piu’ gravi e piu’ propense alla denuncia. Le piu’ a rischio, nell’ordine, sono la moldave, le romene e le ucraine”. Quanto alle disabili, “sono in assoluto piu’ a rischio, soggetti vulnerabili di cui ci approfitta largamente”.