Rai Calabria: Slc Cigl “prosegue pratica appalti selvaggi”

Cosenza – “Pensavamo d’aver toccato il fondo e invece ci accorgiamo che in Rai Calabria al peggio non c’è mai fine”. Lo afferma in una nota a segreteria regionale della Slc Cgil Calabria che spiega: “In queste ultime settimane, la segreteria nazionale Slc Cgil ha denunciato in commissione di indirizzo e vigilanza Rai, la carenza strutturale di organico nelle sedi e il ricorso quotidiano agli appalti. Noi in Calabria, da tempo, denunciamo e segnaliamo pesanti incongruenze tra l’efficienza nell’utilizzo del personale interno e la spasmodica corsa all’appalto. Di recente un ulteriore atto a dimostrazione che se l’utilizzo degli appalti dovrebbe portare riduzioni dei costi secondo le dichiarazioni aziendali, in realtà così non è, i fatti dimostrano tutt’altro. La direzione di sede, – spiega ancora la segreteria – unilateralmente e senza confronto con la Rsu, trasferisce un lavoratore nel punto di riversamento di Reggio Calabria. Nulla da eccepire sul trasferimento, specie se concordato con il lavoratore, ma nella forma e nella sostanza riteniamo ci siano delle incongruenze, e così abbiamo deciso di dare mandato ai nostri legali per verificare la possibilità di una denuncia per “condotta antisindacale”, riservandoci ulteriori iniziative che coinvolgano gli enti preposti e le autorità per verificare eventuali anomalie.
I fatti dicono questo: il lavoratore trasferito non ha la possibilità di svolgere la propria mansione, in quanto in quella struttura non esiste nessuna apparecchiatura tecnologica per potervi operare. Quindi per soddisfare le esigenze del Tgr, si ricorre quasi quotidianamente all’appalto, con evidente aggravio di spesa a carico aziendale. Per essere chiari, si tiene un lavoratore spesso fermo ad una scrivania e si commissiona il lavoro a ditte esterne. Chi giustifica queste spese? Quale rispetto per i lavoratori della sede calabrese che oltre a essere mortificati, gli viene calpestata la dignità lavorativa? Quale futuro per i lavoratori, se le decisioni dirigenziali, guardano soltanto al lavoro esterno? Chiediamo ai vertici aziendali di prendere immediatamente provvedimenti, affinché sia fatta luce su una gestione a livello locale “discutibile” e non coerente con il codice etico aziendale. Se non avremo riscontro – conclude – riscontro immediato sulle questioni sopra esposte, valuterà assieme ai lavoratori iniziative di lotta e protesta da mettere in campo per evitare che prosegua questa scellerata gestione”.