Demanio: 3,2 mld di euro per investimenti in 10 anni

Roma  – Oltre 3 miliardi di euro di risorse da investire per la riqualificazione sismica ed energetica del patrimonio immobiliare dello Stato nei prossimi 10 anni e la razionalizzazione degli spazi occupati dalla Pubblica amministrazione. E’ l’obiettivo che si pone l’Agenzia del Demanio che ha ottenuto nuovi fondi da destinare oltre che alla prevenzione del rischio sismico degli immobili dello Stato, per 34 milioni di mq di superficie in uso governativo, anche ad interventi di risanamento ambientale e bonifiche, edilizia pubblica, riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie.
Il 2017, ha ricordato il direttore, Roberto Reggi presentando i risultati dell’Agenzia, e’ stato l’anno dei cantieri, in 3 anni la capacita’ di spesa per i lavori finalizzati alla tutela e al mantenimento del patrimonio, adeguando anche gli immobili dello Stato alle esigenze delle amministrazioni pubbliche, ha avuto un incremento del 181%. L’impulso dato a questa attivita’ e l’aumento della spesa destinata agli interventi di riqualificazione hanno consentito all’Agenzia di ottenere ulteriori risorse per un totale di 3,2 miliardi di euro da investire in 10 anni: 1,5 miliardi per la riqualificazione sismica ed energetica del patrimonio dello Stato, che oltre alla messa in sicurezza portera’ ad una riduzione della bolletta di 275 milioni di euro, e 1,7 miliardi destinati ai 38 federal building e alle razionalizzazioni su tutto il territorio nazionale. Operazioni che, ha sottolineato Reggi, consentiranno di liberare spazi e chiudere contratti di affitto in immobili privati con un taglio di spesa di 77 milioni di euro nel 2017 e, complessivamente, a partire dal 2022, fara’ registrare oltre 200 milioni di euro di risparmi annui.

“Il patrimonio efficientemente gestito genera sviluppo, posti di lavoro e riduzione della spesa pubblica”, ha sottolineato Reggi ricordando che l’Agenzia gestisce 43.185 beni per un valore di 60,5 miliardi di euro e che negli ultimi anni ha assunto un ruolo di facilitatore nel panorama dell’immobiliare pubblico dando supporto alle altre amministrazioni nelle operazioni di valorizzazione e riqualificazione.
Circa un terzo di questi beni, ha ricordato Reggi, oltre 15mila per 2 miliardi di euro, costituiscono il patrimonio disponibile, vendibile o trasferibile agli enti. Il resto, oltre 22mila beni, per un valore di 51,5 miliardi, sono di uso governativo e circa 6mila, per un valore di 7 miliardi, appartengono al patrimonio storico-artistico e indisponibile.

 

Demanio: trasferiti 4.806 beni a enti locali per oltre 1,75 mld
Sono 4.806 i beni immobili dello Stato trasferiti a 1.324 enti territoriali (comuni, province, regioni e citta’ metropolitane) per un valore complessivo di oltre 1,75 miliardi di euro. E’ il dato fornito dal direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, che ha presentato oggi i risultati raggiunti nel 2017 alla presenza del premier, Paolo gentiloni, e del sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta. Reggi ha ricordato i progetti messi in campo dall’Agenzia: l’operazione Valore Paese-Fari che nelle due passate edizioni ha portato all’assegnazione di 24 strutture tra fari, torri ed edifici costieri dalle quali lo Stato incassera’ 15,4 milioni di euro di canoni per il periodo di concessione e attivera’ 17 milioni di euro di investimenti diretti, con una ricaduta economica complessiva di 60 milioni di euro ed un risvolto occupazionale di circa 300 operatori. Il terzo bando, chiuso il 29 dicembre scorso, portera’ un ulteriore incremento economico e occupazionale.
Altro progetto e’ Valore Paese-Cammini e Percorsi che coinvolge realta’ territoriali piu’ decentrate, situate lungo le ciclovie e i tracciati storici, naturalistici e religiosi per sostenere il turismo lento, anche proprieta’ degli Enti Territoriali e che in questo primo anno comprende un centinaio di beni e ancora di piu’ nel 2018 e 2019. Per il primo bando, che comprende 30 immobili dello Stato tra case cantoniere, torri, ex caselli ferroviari e piccoli fabbricati distribuiti su tutto il territorio nazionale, sono arrivate 47 offerte, 14 delle quali dall’estero. E’ stata la prima volta che l’Agenzia ha utilizzato lo strumento della concessione gratuita e lo ha fatto per sostenere l’imprenditoria giovanile e il terzo settore. Attualmente e’ in corso la seconda gara che terminera’ il prossimo 16 aprile e coinvolge complessivamente 48 immobili pubblici come castelli, ville, masserie ed edifici rurali che necessitano di investimenti piu’ corposi e che verranno affidati in concessione fino a un massimo di 50 anni.