Sanita’: prevenzione diagnostica, interrogazione di Bevacqua (Pd)

Cosenza  – “Venuto a conoscenza delle difficolta’ sorte in seno all’Asp di Cosenza relativamente al test diagnostico per la prevenzione del tumore del collo dell’utero (Pap test), ho depositato stamattina apposita interrogazione consiliare per richiedere lumi sulla vicenda all’esecutivo regionale e il dipartimento salute”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pd Domenico Bevacqua, il quale cosi’ prosegue: “Sappiamo bene come il tumore in questione sia al secondo posto nel mondo, dopo quello della mammella, tra i tumori che colpiscono le donne e, altrettanto bene siamo al corrente di come una diagnosi precoce sia essenziale per la salvezza di migliaia di vite. Per garantire equita’ nell’accesso a una diagnosi precoce, il Servizio sanitario nazionale ha avviato uno specifico programma di screening affidato alla programmazione regionale, cui l’Asp di Cosenza ha prontamente aderito. Con una non meglio motivata circolare dell’estate scorsa, pero’, l’Asp di Cosenza ha limitato a 20 mensili il numero di pap test con esenzione ticket che i Consultori familiari sono abilitati ad effettuare. E’ bene rilevare – continua Bevacqua – che il tumore del collo dell’utero e’ l’unica neoplasia a mostrare i piu’ alti tassi di mortalita’ proprio nel sud Italia, evidenziandosi uno stretto legame con il gradiente economico, nel senso che risulta negativamente associato allo stato socio- economico dei soggetti interessati. Il Consultorio Familiare, d’altronde, trova la sua ragion d’essere proprio nell’accoglienza della donna e ha il dovere di indurre alla prevenzione, non di scoraggiarla. Ecco perche’ – conclude Bevacqua – ho inteso rivolgermi formalmente alle competenti autorita’ regionali per chiedere loro se sono al corrente della situazione venutasi a creare in relazione al bacino di utenza dell’ASP di Cosenza e per conoscere quali misure hanno intrapreso e intendono intraprendere per sollecitare il ripristino dell’efficacia di un diritto alla prevenzione gratuita che risulta fondamentale e irrinunciabile per la salute della donna”.