Maltempo: bilancio Prociv, in Calabria 200 volontari al lavoro

Catanzaro – Sono stati circa duecento i volontari di Protezione civile impegnati nell’emergenza maltempo registrata in Calabria nella scorsa settimana, con la morte di madre e figlio, un bimbo ancora disperso e danni ingenti in diversi centri. Lo rende noto la stessa Protezione civile regionale.
I messaggi di allerta previsionali sono stati integrati dai messaggi di allerta per piogge in corso misurate dai quasi 150 pluviometri distribuiti sull’intero territorio regionale e collegati in tempo reale con il Centro funzionale multirischi dell’Arpacal. In molti casi sono stati registrati superamenti dei valori critici (soglie pluviometriche) dovuti a piogge abbondanti che avrebbero potuto determinare alluvioni e frane, per questo sono stati inviati immediatamente ai sindaci bollettini di “allerta per eventi in corso” tramite Pec ed Sms.
Nel bilancio della Protezione civile Calabria e’ stato evidenziato che sono stati impiegati 32 tra funzionari, operatori e collaboratori dell’Unita’ operativa impegnati in sopralluoghi nelle aree maggiormente a rischio a supporto dei sindaci dei territori piu’ colpiti nella delicata gestione dell’emergenza. A questi si sono aggiunti 34 tecnici specializzati delle squadre della Sala operativa regionale unica attive senza interruzione e 6 autisti di mezzi speciali che si sono recati immediatamente a Polia, Monterosso Calabro e Pizzoni per liberare le strade e alcune abitazioni dal fango e dai detriti.
Utilizzate anche sei pompe idrovore per liberare dall’acqua i piani seminterrati di molte abitazioni allagate grazie all’opera di personale dell’Unita’ operativa e di volontari che hanno lavorato ininterrottamente anche di notte per tre giorni consecutivi. Questo personale ha supportato le amministrazioni locali nelle operazioni di sgombero di quattrocento persone, nel Crotonese, che sono state fatte allontanare dalle aree a rischio prima delle alluvioni. La Protezione Civile regionale ha fornito anche cento posti letto per ospitare le famiglie sfollate a causa del pericolo esondazione del fiume Esaro.
Oltre trenta associazioni di Protezione civile, a cui si aggiungono quelle attivate direttamente dai Comuni (circa una ventina), per complessivi circa 200 volontari in campo distribuiti tra le Province di Catanzaro, Crotone Vibo Valentia e Reggio Calabria.
Infine, la Protezione civile ha fornito supporto costante nelle ricerche della mamma e dei due figlioletti travolti dalla piena nel Lametino.