Editoria: è morto Vittorio Zucconi

Roma – E’ morto il giornalista e scrittore Vittorio Zucconi. Aveva 75 anni. L’annuncio sul sito di Repubblica.  Modenese di Bastiglia Zucconi, che era nato il 16 agosto del 1944, si era trasferito a Washington nel 1985 dove ha lavorato come corrispondente, inviato speciale e poi editorialista dagli Stati Uniti per il quotidiano Repubblica. Zucconi è stato poi direttore dell’edizione web di Repubblica dalla creazione fino al 2015 ed è stato direttore dell’emittente Radio Capital fino al 2018.

Addio a Vittorio Zucconi, narratore ironico e divertente

E’ nato con il giornalismo nel sangue. Suo padre Guglielmo, del resto, era stato direttore della Domenica del Corriere e del Giorno. E grazie a questa passione trasmessagli dal genitore, Vittorio Zucconi ha lavorato per le testate italiane più prestigiose e ha girato tutto il mondo da inviato, corrispondente o da editorialista. Uomo ironico e curioso, Zucconi, penna graffiante ma anche divertente, ha imparato il mestiere cominciando dalla cronaca nera (al quotidiano La Notte di Milano) e nel 1969, una volta assunto alla Stampa, è diventato corrispondente da Tokyo, e poi da Bruxelles e da Washington. Lo è stato da Mosca per il Corriere della Sera e poi da Parigi e ancora da Washington per la Repubblica. Si deve a lui lo scoop legato allo scandalo Lockheed del 1976 (aerei comprati dall’Italia in virtu’ di tangenti concesse a ministri e generali), vicenda che costò le dimissioni dell’allora presidente della Repubblica Giovanni Leone. Autore di libri di successo che hanno raccontato la storia recente degli ultimi decenni che lui ha vissuto in prima persona con coraggio e senza censure, Zucconi nel 2008 è stato nominato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Sul suo profilo twitter si definiva “straniero come tutti”.