Carceri: Annuale del Corpo di polizia penitenziaria non sia passerella per politici e potentati

Roma–“La UILPA Polizia Penitenziaria, oggi pomeriggio, onorerà l’invito del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Bernardo Petralia, partecipando alla cerimonia celebrativa del 204° Anniversario della Fondazione del Corpo di polizia penitenziaria che si terrà presso la Scuola di Formazione e Aggiornamento “Giovanni Falcone”di Roma e alla quale interverranno, oltre ai rappresentanti istituzionali, numerose autorità politiche, militari, civili e religiose”.

Lo comunica Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

De Fazio spiega: “con la nostra peraltro doverosa partecipazione, intendiamo rendere omaggio alle donne e agli uomini del Corpo di polizia penitenziaria in un momento simbolico che, tutti auspichiamo, potrebbe segnare l’inizio della svolta e del rilancio dopo la pandemia da Covid-19 che ha visto le carceri pesantemente colpite in via diretta, per il tributo di vite umane e di contagiati che ha pagato e che sta ancora subendo, e in via indiretta a causa delle rivolte che poco più di un anno fa hanno messo a nudo tutta l’impreparazione e l’inefficienza dell’Amministrazione penitenziaria del tempo e rispetto alle quali si sono certamente fatti dei progressi, ma moltissimo c’è ancora da realizzare”.

“Per questo– continua il Segretario della UILPA PP – chiediamo alle competenti autorità che interverranno e, particolarmente, alla Ministra della Giustizia Cartabia e al Sottosegretario delegato Sisto di celebrare la ricorrenza con atti pragmatici promuovendo, anche nell’ambito dei più complessivi riordini della pubblica amministrazione e della giustizia contemplati nel PNRR, le riforme e gli interventi indispensabili per la rifondazione del sistema d’esecuzione penale e la rinascita del Corpo di polizia penitenziaria. Organici, equipaggiamenti, modello custodiale, gestione dei detenuti infermi di mente, aggressioni agli operatori, sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro e architettura del Corposono solo alcune fra le questioni che devono essere compiutamente affrontate e urgentemente risolte”.

“Insomma– conclude De Fazio –,la Festa del Corpo segni la progettualità e la crescita dell’Amministrazione penitenziaria tutta e non si trasformi nell’ennesima passerella per politici, alti dirigenti e potentati di turno, proprio a discapito della Polizia penitenziaria che (solo) formalmente viene omaggiata”.