Lamezia: “le 4 giornate di Catanzaro”, la lotta per il capoluogo

Manfredi- Costantino Fittante - Tavella

Alessandro De Virgilio – Gianfranco Manfredi- Costantino Fittante – Tavella

di Stefania Cugnetto
– Lamezia Terme – Un racconto storico lucido e dettagliato, accadimenti che segnarono la storia della nostra regione, ma che soprattutto riportano alla mente tematiche sempre attuali. Al centro Catanzaro, città fiorente e in crescita, che lotta per vedersi riconosciuto il titolo di “capitale della regione Calabria”, in questa cornice si inserisce il racconto di Alessandro De Virgilio, che ha presentato il suo libro ieri sera presso la libreria Tavella di Lamezia. L’autore ricercando con accuratezza dati, anche attraverso i giornali dell’epoca, nazionali e regionali, racconta quei giorni caldi del gennaio 1950, ma prima di ogni cosa restituisce a noi calabresi un pezzo di storia, della nostra storia, “una storia dimenticata” come ha detto Costantino Fittante parlando di questo libro, e gli ha fatto eco Gianfranco Manfredi “la storia della nostra regione ha dei buchi, questo libro ha il merito di descrivere una vicenda non inedita ma assolutamente dimenticata”. “Le 4 giornate di Catanzaro” parla e descrivere propria la rivolta dei catanzaresi che desideravo vedere riconosciuto il titolo di capoluogo di provincia, una lotta vissuta contro la bella Reggio. “Catanzaro nel 1950 aveva tutte le potenzialità per essere capoluogo, la sua centralità prima di ogni cosa”, ha detto De Virgilio, “ ma negli anni il ruolo di capoluogo Catanzaro l’ha un po’ tradito, si è arroccata su stessa. Questo è un problema ancora aperto, in Calabria manca un centro propulsore”, ha poi concluso l’autore. Mentre Manfredi ha ricordato “Catanzaro non è stata scelta dal popolo, storicamente nessuna città calabrese è mai stata in grado di mantenere un’egemonia, se pensiamo alla Campania nessuno si sarebbe mai premesso di mettere in dubbio Napoli come capoluogo”. Un racconto storico che ci restituisce pezzi di storia recente, ma soprattutto che ci da la consapevolezza del nostro passato, un passato che poi non è così lontano se ancora oggi si parla di quale sia davvero il capoluogo della nostra regione o si discute di area vasta.