Olio: Confagricoltura, cresce produzione ma crollano prezzi

olioweblam
Taranto – Cresce la produzione italiana ma crolla il prezzo dell’olio d’oliva. “Un litro di extravergine e’ sceso, in media, ben al di sotto di quattro euro”. Luca Lazzaro, presidente di Confagricoltura Taranto, guarda ai listini con crescente preoccupazione, perche’ dopo i buoni livelli raggiunti sino a meta’ 2015 – con picchi oltre i sei euro – la discesa e’ stata continua, appena scalfita dalla lieve ripresa d’inizio 2016. Secondo l’Ismea e’ di ” quasi 380 mila tonnellate il volume produttivo atteso per la campagna in corso, mentre in autunno si era parlato di 350 mila tonnellate”. “La Puglia – spiega ancora Lazzaro – conferma le previsioni di settembre, con 170mila tonnellate, +25% rispetto al pessimo 2014. E’ il segnale chiaro che il settore si e’ rimesso in marcia, sebbene ci sia ancora strada da recuperare per toccare i livelli del 2013”.                                                                                                         “I prezzi sono influenzati dalla nostra produzione e dalla forza contrattuale della grande distribuzione commerciale, ma in un mercato globale incide anche l’effetto legato a cio’ che accade in altri Paesi, Spagna, Grecia e Tunisia in particolare – sottolinea ancora Lazzaro – il via libera all’importazione proprio dalla Tunisia di ulteriori 70mila tonnellate di olio d’oliva a dazio zero, quindi con una forte pressione al ribasso, finira’ col danneggiare soprattutto la Puglia e i nostri produttori” che garantiscono il 40% della produzione nazionale. In pratica, gli “effetti trascurabili” ventilati dalla Commissione Ue per far digerire in particolare all’Italia l’operazione-Tunisia sembrano scontrarsi – gia’ al solo annuncio – con le dinamiche economiche di un mercato molto volatile quale e’ quello dell’olio d’oliva: “Gli ottimi prezzi del 2015 – ribadisce Lazzaro – sono gia’ un lontanissimo ricordo. La picchiata e’ fortissima, all’incirca del 40%: siamo passati da quasi 6 euro ai 3,40 registrati recentemente sulle piazze di Taranto e Lecce, appena di piu’ a Bari con 3,42 per l’extravergine e 3,54 per il Dop, mentre quello vergine viaggia in media sui 2,85”. Per Confagricoltura Taranto non resta che sperare che il Piano olivicolo nazionale, appena varato dal ministero per le Politiche Agricole, sia una risposta sufficiente per sostenere un settore in difficolta’: “Un piano da 32 milioni – conclude Lazzaro – che pero’ impallidisce nel confronto col valore dell’aiuto di solidarieta’ che l’Ue, Italia compresa, sta regalando all’olio d’oliva tunisino eliminando il dazio: 90 milioni, euro piu’ euro meno, in due anni”.