Liberta’ stampa: Camusso, e’ in pericolo anche nelle democrazie

Susanna Camusso

Susanna Camusso

Roma – “La liberta’ di stampa e’ sempre piu’ messa in pericolo. In Asia, come in Medio Oriente, Africa, Sud America, aumentano i regimi che impongono un controllo stringente non solo sulla diffusione delle notizie ma anche sulle opinioni di editorialisti e opinionisti piu’ o meno indipendenti, fino alla censura, se non il blocco, dei social network. La morsa dei regimi colpisce duramente i giornalisti che, troppo spesso, pagano un prezzo altissimo per le loro idee e opinioni”. E’ quanto scrive il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in una lettera inviata al presidente e al segretario generale della Federazione nazionale della stampa, Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso, alla vigilia della XXIII Giornata mondiale della liberta’ di stampa.
“Anche nei Paesi democratici – prosegue il leader della Cgil – l’informazione e’ sempre piu’ indirizzata e controllata dal potere politico. Gli strumenti sono meno rozzi e piu’ sottili, utilizzano la finanza e le sovvenzioni pubbliche a editori spuri che mischiano informazione e affari. Il nostro Paese nel 2015 e’ addirittura al 77° posto nell’annuale classifica realizzata da Rsf, con un peggioramento rispetto all’anno precedente. A farne le spese sono i giornalisti che vedono il loro lavoro sempre piu’ svalorizzato, deprezzato, decontrattualizzato e non tutelato”.
La Cgil vede dunque “con favore” le iniziative della Fnsi e si augura che le istituzioni europee avviino un’iniziativa ufficiale per promuovere la liberta’ di informazione dentro e ancor piu’ fuori l’Unione. “Auspichiamo inoltre”, conclude Camusso, “che questa battaglia venga condotta, unitariamente, anche nel nostro Paese iniziando, a partire dai contratti di lavoro, a dare reali e concreti diritti e tutele a tutti coloro che operano nel sistema informativo e culturale”.