Perseo: rito abbreviato, probabile sentenza il 27 aprile

Elio Romano

Elio Romano

di Claudia Strangis
– Catanzaro – Si avvicina l’epilogo per uno dei tronconi del processo scaturito dall’operazione “Perseo”. Sarà emanata probabilmente il 27 aprile, infatti, la sentenza del processo che, con rito abbreviato, si sta celebrando davanti al Gup di Catanzaro, Giuseppe Perri, e che vede alla sbarra 40 imputati rei di appartenere alla “cosca Giampà”. Nell’udienza di oggi è stata la volta dell’arringa dell’avvocato Giuseppe Spinelli che difende Antonio Muraca, imputato di “partecipazione all’associazione mafiosa e di tre estorsioni nei confronti di alcuni commercianti lametini”.

Pino Spinelli

Pino Spinelli

L’avvocato ha chiesto l’assoluzione per il suo assistito da tutti i reati e, in particolare, per quanto riguarda l’accusa di essere un affiliato alla cosca Giampà, Spinelli ha fatto rilevare “da un lato, che il capo cosca oggi collaboratore di giustizia Giuseppe Giampà, non aveva menzionato Antonio Muraca tra i suoi affiliati, dall’altro che il pentito Angelo Torcasio aveva riferito sulla partecipazione di Antonio Muraca al sodalizio in termini di suo personale convincimento, senza indicare peraltro circostanze di affiliazione rituale”. Il pubblico ministero Elio Romano ha chiesto nuovamente che fossero acquisiti agli atti del processo le dichiarazioni rese dai nuovi collaboratori di giustizia Giuseppe e Pasquale Catroppa, e Luciano Arzente, ma a tale richiesta si sono opposti gli avvocati Aldo Ferraro e Renzo Andricciola. La pubblica accusa ha chiesto, inoltre, che fossero acquisiti sia la richiesta di rinvio a giudizio emessa dal suo ufficio nei confronti dei fratelli Trovato in relazione alla “sparatoria di via del Progresso” , compiuta ai danni di Cappello Saverio, e dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso nei confronti di Michael Mercuri per il reato di spaccio di stupefacenti. Richieste che la difesa, sarebbero state fatte “ nel dichiarato intento di riscontrare i collaboratori di giustizia che avevano riferito alcune specifiche circostanze proprio nei confronti dei fratelli Trovato e di Michael Mercuri”.

Aldo  Ferraro

Aldo Ferraro

L’avvocato Ferraro si è opposto alla richiesta della pubblica accusa perché, sia la richiesta di rinvio a giudizio che l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, sarebbero stati emessi dallo stesso Ufficio di Procura Distrettuale di Catanzaro e dopo “le propalazioni rese sul punto dai collaboratori di giustizia”. Il difensore ha ritenuto non idonea l’acquisizione perché sarebbe “proveniente da una parte processuale che è l’accusa” che avrebbe “istituzionalmente interesse sostenere la credibilità e la genuinità delle dichiarazioni”. Il Gup non si è espresso e si è riservato di provvedere alla richiesta, rinviando il processo al 27 aprile per le eventuali repliche e per la successiva Camera di Consiglio, che probabilmente emetterà la sentenza.