Stefania Cugnetto
Lamezia Terme- Il festival dei libri contro le mafie arriva alla sua quinta edizione, il festival che ha portato il nome della nostra città sulla stampa nazionale e ha portato nomi illustri a Lamezia, anche quest’anno accende i motori. Oggi infatti è stata presentata la quinta edizione, in una conferenza stampa nella segreteria dell’associazione anti-racket Lamezia, presenti il presidente della fondazione Trame Armando Capito, il direttore della fondazione Tommaso De Pace, Maria Teresa Morano, Pino Crapella e Francesco Gaglianese per l’associazione Aniti.
“La quinta edizione del festival è in “costruzione”, non abbiamo ancora una data – ha detto Caputo- tutto dipende dalla data delle elezioni amministrative e dal possibile ballottaggio”. La data non è certa , dunque, ma la quinta edizione si sta preparando, con qualche novità “prendendo spunto dall’incontro di Dicembre scorso “idee per Trame” – ha dichiarato la Morano- abbiamo deciso di relazionarci con il mondo della scuola, abbiamo coinvolto tutte le scuole della città, di ogni ordine e grado, pensando ovviamente a dei percorsi differenti per ogni fascia d’età”. Ci sarà quindi la partecipazione dei ragazzi delle scuole di Lamezia, che parteciperanno a degli incontri di sensibilizzazione sul tema delle mafie, attraverso la visione di filmati e lettura di testi, “il percorso – ha concluso Maria Teresa Morano- porterà alla produzione da parte dei ragazzi di loro pensieri sull’argomento, da esprimere come meglio credono, filmati, testi, immagini, si è pensato anche ad una “lenzuolata” per ricordare ciò che accadde a Palermo dopo le stragi di mafia, quando la cittadinanza appese dei lenzuoli bianchi ai balconi. Tutto questo servirà a creare senso di responsabilità civica nei giovani e giovanissimi”. Un altro spunto è arrivato dall’incontro di Dicembre “ ci hanno fatto notare – ha aggiunto Caputo- che nelle precedenti edizioni abbiamo dato spazio a personaggi non del nostro del territori, quest’edizione sarà più lametina che mai”. In questa quinta edizione ci saranno anche dei momenti dedicati ad un anniversario importante, i dieci anni dalla nascita dell’associazione anti-racket “qualcosa nell’aria è cambiato – ha detto Pino Crapella, che uno dei soci fondatori dell’ALA- prima parlare di mafia, estorsioni o racket era un tabù, non si poteva nemmeno pronunciare i nomi delle famiglie mafiose che avevano il comando sulla nostra città, per non parlare dell’operazioni anti-mafie degli ultimi anni, sono passi in avanti innegabili”. Tommaso De Pace ha concluso la conferenza stampa, ricordando come “il festival ha bisogno del sostegno di tutti noi, stiamo partendo con la raccolta fondi tradizionale e con il crowfounding, gestito dall’associazione Aniti, questo non solo perché c’è un bisogno reale di soldi per sostenere i costi del festival ma soprattutto perché ci piace pensare che chi dona per Trame lo sente più suo. Il festival diventa una cosa di tutti, desideriamo una partecipazione attiva di tutti i cittadini”.