Sanita’: sabato confronto sui problemi sanitari del lametino

Ospedale14-05

Lamezia Terme – Il Comitato salviamo la sanità del lametino e il Tribunale dei diritti del malato ha indetto per sabato prossimo un confronto su temi della sanità che si svolgerà alle ore 10.30 nella sala consiliare dell’ex Comune di Nicastro. Nell’annunciare questo evento il Comitato e Il Tribunale ha diramato una nota che pubblichiamo per intero: “in un momento storico di grandi e definitive decisioni per la sanità calabrese e per la nostra sanità, Lamezia non sta riuscendo a proporre una decisione condivisa per la nostra sanità sia ospedaliera, che territoriale.
Sembra anche che i programmi dei candidati a Sindaco abbiano in qualche modo dimenticato quella questione sanità a Lamezia che pure è stata uno degli argomenti più discussi negli ultimi anni.
Diversi consigli comunali, interrogazioni al consiglio regionale ed impegni di consiglieri regionali, raccolta di firme, dibattiti ed assemblee avevano posto in assoluta evidenza la necessità di interventi mirati che finora non ci sono stati.
La recente riorganizzazione della rete ospedaliera prevista nel Piano del commissario Scura va anzi in direzione di un netto peggioramento dell’esistente.
È allora necessario che la sanità a Lamezia ritorni ad essere innanzitutto un impegno di tutti i candidati a Sindaco e di tutti i partiti e le coalizioni che li sostengono.
Da tempo sosteniamo e chiediamo che la Città si riconosca in una unica proposta e che la stessa diventi patrimonio di tutti, a destra come a sinistra. Differenziarsi su questo tema non è utile in questo momento alla Città, ma serve a fare come al solito gli interessi di altri.
Per ricercare una proposta condivisa, che sia poi supportata concordemente dal prossimo Consiglio e dalla prossima Amministrazione Comunale, invitiamo tutti i candidati a Sindaco ad un confronto con l’auspicabile obiettivo di giungere ad una sintesi finale su una proposta unitaria che rigetti con forza quell’errata idea che il territorio lametino debba fungere soltanto da bacino d’utenza della cittadella sanitaria di Catanzaro, che sta alla base dell’attuale classificazione delle nostre strutture sanitarie come periferie di quelle catanzaresi”.