Lamezia: Sparanza abbiamo evitato il dissesto

Gianni Speranza

Gianni Speranza

Lamezia Terme – L’ex sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ritorna a conquistare la scena politica lametina, inviando una sua nota di commento sulla posizione dell’attuale amministrazione comunale che manifesta delle preoccupazioni in merito alla situazione finanziarie dell’ente.
Speranza non condivide l’atteggiamento della Giunta Mascaro che ha riferito che il comune rischia il dissesto finanziario per responsabilità amministrative della precedente giunta e contrattacca affermando che la sua giunta ha evitato il dissesto e invita Mascaro di continuare ad evitarlo.
Ma Speranza ha veramente evitato il disseto finanziario con il famoso piano di rientro approvato dal consiglio, ma non dagli organi competenti a livello nazionale? E’ la domanda alla quale nei prossimi giorni verrà data una risposta, indirettamente la stessa l’avremo dalla nuova giunta Mascaro, che dovrà confermare quel piano di rientro o rimodularlo(inserendo ulteriore posizione dibitoria) e, poi, vedremo Roma come rispenderà. Ma indipendentemente da quello che dirà Roma, la situazione finanziaria è disastrosa in quanto la giunta Speranza ha continuato a spendere e spandere avendo come contropartita entrate gonfiate e mai realizzabili. In effetti la precedente giunta ha continuato ad inserire nei bilanci, in maniera non corretta, previsioni di entrata al massimo del loro livello avendo invece la consapevolezza che la capacità di riscossione delle entrate no raggiungeva neanche il 50% del tributi preventivati. Ma la spesa faceva troppo gola per fare diversamente, provocando, quindi, di fatto una drammatica situazione finanziaria che potrebbe portarci ad un dissesto che prima era di fatto ed oggi potrebbe essere anche di diritto.
Comunque pubblichiamo integralmente la nota di Sparanza:

“Nel comunicato della giunta comunale sono contenute affermazioni nei confronti dell’attività dell’amministrazione da me presieduta non corrispondenti assolutamente alla realtà e del tutto offensive. Ma non è per questo motivo che intervengo anche perché è mia intenzione astenermi il più possibile dalla partecipazione a polemiche che riguardano il nostro comune. Sarà il tempo ad essere galantuomo sulle parole che si pronunciano. Nel comunicato sulla situazione finanziaria del comune non si dice una sola parola sui tagli che i comuni italiani, tutti, hanno avuto da parte dei governi negli ultimi anni. Proprio oggi la corte dei conti dichiara che solo negli ultimi cinque anni sono stati ridotti i trasferimenti da parte dello stato di otto miliardi di euro. La nostra città’ ha avuto una riduzione annua di circa 7 milioni . In 5anni 35milioni in meno dalle casse comunali. Questo è il problema centrale non solo di chi ha governato fino ad oggi ma di chi governa e governerà nei prossimi anni il comune di Lamezia così come tutti gli altri comuni. Ai minori trasferimenti si dovrebbe fare fronte con l’inasprimento delle tasse locali ai cittadini. Di fronte all’aggravamento delle condizioni di vita delle famiglie abbiamo cercato di contenere quanto più possibile le tariffe.
Ma ciò nonostante si è registrata una fortissima evasione. Il comune avanza di tasse pregresse oltre quaranta milioni di euro. La corte dei conti a Roma in sezioni riunite (l’autorità massima della magistratura contabile e di controllo) ha verificato e stabilito che il nostro comune “non è nelle condizioni di dissesto” e che i problemi del nostro bilancio si possono affrontare con un piano di riequilibrio pluriennale. Nel giorno di passaggio delle consegne alla nuova amministrazione ho fatto scrivere nel verbale, firmato non solo da me ma anche dal nuovo sindaco, dai revisori ecc…che alla data del 19 giugno 2015 c’era si un’anticipazione della banca perché a differenza degli anni precedenti non c’era ancora stato un euro di trasferimento dallo stato e si era nell’immediata vigilia della riscossione di tutti i tributi locali IMU e TASI 2015, Irpef ,tassa sui rifiuti 2014. Una verifica seria ed oggettiva sulla situazione di cassa del comune si potrà fare soltanto dopo la riscossione dei tributi e dopo i trasferimenti dello stato per il 2015. Nei prossimi giorni il consiglio comunale dovrà votare il bilancio consuntivo 2014 e il bilancio preventivo 2015 e sarà questa l’occasione per verificare numeri e situazioni precise che dimostreranno concretamente che il dissesto si può evitare. Il piano di riequilibrio votato dal consiglio comunale nel precedente mandato non va bene ad avviso della nuova amministrazione? Ci sono i tempi ed i modi per renderlo adeguato alle scelte che si intendono fare nei prossimi anni da parte dell’amministrazione. Da sindaco ho lavorato ed ho chiesto a tutti i consiglieri e a tutte le forze politiche di evitare il dissesto. Come cittadino che oggi non ha alcun ruolo pubblico chiedo la stessa cosa, sono convinto che con l’impegno di tutti il dissesto si possa evitare e non debba gravare sui cittadini una ingiustizia non necessaria”.