Lamezia: uomo violentato? associazioni di sinistra,“fatti Quartiere Capizzaglie risultato battaglie odio”

protesta-capizzaglie2-1208

Lamezia Terme – Le seguenti associazioni: Casa della Legalità e della Cultura, Centro di Documentazione InvictaPalestina, Collettivo Autogestito Casarossa40, Collettivo Autonomo Altra Lamezia, Collettivo Ri-Scossa Studentesca, Lamezia Insieme, Partito della Rifondazione Comunista – Circolo Adelchi Argada, Sinistra Ecologia Libertà – Lamezia Terme, Spazio Sociale Terra e Libertà, Unione Sindacale di Base, hanno diramato un comunicato sulle vicenda che in queste ore sta vedendo al centro della cronaca una presunta violenza e la protesta di alcuni cittadini in via dei Bizantini. Senza commentare il contenuto della nota la pubblichiamo integralmente:

“Un uomo va in ospedale – sccrivo –  e afferma di essere stato seviziato, picchiato e derubato da tre ragazzi di colore. Poco dopo arriva la smentita: nessuna aggressione, l’uomo avrebbe inventato tutto. E così, mentre proseguono le indagini, è fatta esplodere una protesta a Capizzaglie davanti al Centro di Accoglienza per Minori non accompagnati gestito dalla Comunità Progetto Sud. Già nel pomeriggio gruppi neofascisti e xenofobi lametini avevano alzato il tiro con una serie di comunicati stampa, tra i quali spiccava la disponibilità di alcuni a risolvere la situazione, in pieno stile squadrista, con la costituzione di ronde per la soluzione del problema immigrati.
In prima fila Cristiano di MTL e Gianturco di Sovranità (Casapound) i quali – scrivono – non solo fomentano la protesta ma promettono di portarla consiglio comunale.
E’ assurdo pensare che la cosa sia montata ad arte e che ci si improvvisi fomentatori di piazza, predicando violenza e intolleranza, mentendo pur sapendo di mentire, al solo fine di raccogliere consensi elettorali?
Non si tratta  – prosgue ilcomunicato – d’altronde della prosecuzione della campagna di odio preparata alla recente visita di Matteo Salvini che sbarca in Calabria, da anni accusata di essere parassita e criminale per identificare negli immigrati il nemico?
E non è allarmante aver visto che a gestire la piazza siano stati anche i giovani rampolli delle ‘ndrine locali, in cerca del potere perduto tra guerre di mafia e i processi, pronti a offrire sicurezza agli abitanti del posto, gridando no al centro di accoglienza sorto nelle case che un tempo furono loro confiscate?
A prescindere – si legge ancora –  dalla veridicità dell’aggressione, la cui pista è stata comunque esclusa dalla Polizia, è evidente che i fatti del Quartiere Capizzaglie sono il risultato di battaglie di odio e intolleranza su cui l’estrema Destra lametina ha costruito il proprio consenso. Si cavalca l’onda del malcontento generato dalla crisi proponendo nemici immaginari, mentre i problemi veri rimangono e le responsabilità non vengono individuate e colpite.
Richiamiamo  – proseguono – il Sindaco ai doveri di umanità, legalità e moralità di cui dice di essere campione: dissociarsi concretamente dall’accaduto e avere il coraggio di revocare un assessorato così importante e delicato come i Servizi Sociali, conferito proprio ad una esponente di MTL, strettamente legata al consigliere comunale di maggioranza Cristiano, che conferma ancora una volta la sua vocazione razzista.
A noi tutti, alla città nel suo complesso e ai cittadini di Capizzaglie in primo luogo, il compito di dimostrare che gli avvenimenti di questi giorni non hanno nulla a che vedere con una idea di mondo basata sull’accoglienza e sulla solidarietà. Questo rivendichiamo, con la dignità e la forza che ci proviene dall’essere figli di una terra di migranti, i cui nemici sono coloro che l’hanno svenduta e distrutta, non certamente gli uomini e le donne che vengono nel nostro Sud da un altro Sud, alla disperata ricerca di una possibilità di convivenza, di lavoro e di pace”.