Lamezia: Giovanni Paolo II perde otto infermieri

giovanni-paolo-ltLamezia Terme – Martedì il Giovanni Paolo II resterà privo otto infermieri. Nonostante ne verranno assunti 27 l’ospedale lametino ne perderà otto in quanto devono accertare un contratto a tempo indeterminato presso altre aziende, quindi inevitabile il loro trasferimento a danno della struttura. E’ quanto emerge da una nota del sindacato degli infermieri italiani, a firma di del dirigente sindacale Fabio Bruschi che nell’annunciare che martedì prossimo “presso il Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme saranno designate le sedi per 96 infermieri, in applicazione del DCA 87 del 11 agosto 2015 riguardante il procedimento “Nuove Assunzioni” con criterio di scelta secondo ordine di graduatoria”, fa emerge che otto infermieri saranno costretti a lasciare l’ospedale per essere trasferiti in altre sedi se vorranno diventare infermieri a tempo indeterminato”.
Per l’Asp di Catanzaro e in particolar modo per il Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme, questa occasione, spiega Bruschi, “sarebbe stata utile per avere infermieri in più per aumentare l’attuale dotazione organica, in modo da dar fiato alle Unità Operative in carenza d’organico”. Ma l’assenza di ulteriori criteri che prevedano la possibilità di far restare nell’Asp di Catanzaro il personale in servizio , idoneo e utilmente collocato dalla graduatoria dell’Azienda Ospedaliera di Catanzaro il cui costo risulta a bilancio consolidato nel SSR del 2013 e bilancio preventivo economico consolidato SSR 2015 (vantaggio previsto solo per i vincitori di concorso, togliendo di fatto pari opportunità agli idonei attualmente in servizio) comporterà il trasferimento per 8 unità che andranno a rinforzare altre aziende Ospedaliere Calabresi”.
In sintesi, spiega ancora Bruschi, “ne assumeremo 27 per tutta l’Asp di Catanzaro, ma 8 infermieri saranno “costretti” ad “esodare” per accettare un contratto a tempo indeterminato lontano da Lamezia Terme con danno alle Unità Operative di Pronto Soccorso, Blocco Operatorio, Psichiatria, TIN e Chirurgia a cui difficilmente sarà aumentata la dotazioni organica, e vedrà andar via colleghi con esperienza e affidabilità acquisita da anni di servizio”.
Tale vantaggio, fa sapere il dirigente sindacale del Nursing Up, “andrà a favore di altre Aziende Ospedaliere presenti a Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria che si troveranno rispettivamente con infermieri in più grazie ai nostri “esodati”.
In sanità – aggiunge – l’esperienza conta, e avere infermieri formati sul campo è indice di sicurezza sia per la struttura Ospedaliera che per le stesse Unità Operative”.

Bruschi spera che “l’interessamento del Collegio Ipasvi Calabrese, possa esser stato da garante per dar equa importanza alle aspettative di tutti i colleghi tenendo comunque conto sia di coloro che nell’ultimo quinquennio hanno lavorato presso i loro ospedali di riferimento, sia nel rispetto della graduatoria di merito. In ogni caso, per tutti loro- conclude – sarà una giornata da ricordare”.